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Una corsia dell'ospedale di San Severino
Una corsia dell'ospedale di San Severino

Oncologia, dubbi sul Day Hospital: i pazienti vogliono risposte

Le rassicurazioni della Direttrice dell’Area vasta 3, Daniela Corsi, riportate dalla stampa locale (“Non si chiude niente, l’oncologia di San Severino resterà come prima. Queste paure non hanno fondamento, non servono allarmismi perché rimane tutto come sta. La dottoressa, dopo il pensionamento, sarà sostituita”), in risposta alle preoccupazioni che serpeggiano tra i pazienti seguiti presso il Day Hospital di oncologia, struttura semplice Dipartimentale San Severino Marche – Camerino, dopo la notizia dell’imminente pensionamento della dottoressa Benedetta Ferretti, a seguito della non accettazione della sua permanenza per altri tre anni, non sono riuscite a dissipare i timori della popolazione. Anzi, hanno fatto nascere nuovi dubbi.

Ad esempio, quando si dice che rimarrà tutto così, cosa s’intente esattamente? La struttura manterrà la sua autonomia e la qualità di struttura semplice Dipartimentale? Oppure diventerà un’Unità operativa alle dipendenze di un’altra struttura oncologica? Il personale infermieristico conserverà le funzioni che attualmente svolge e nella modalità ora in vigore? Il sostituto della dottoressa Ferretti svolgerà la funzione di primario della struttura di Day Hospital? Oppure vi saranno diversi soggetti ad avvicendarsi in tale funzione? Sono stati messi in conto i disservizi che la mancanza di un periodo di compresenza del primario in uscita e di quello in arrivo possano arrecare nell’immediato ai pazienti oncologici? È stato considerato il rischio che un tempo inadeguato per il passaggio delle consegne potrebbe compromettere definitivamente la qualità del servizio?

Si spera che queste domande possano trovare risposta già nell’incontro che l’assessore regionale, Filippo Saltamatini, e la direttrice Corsi terranno venerdì 12 novembre a San Severino nella Sala Italia (ore 17), con amministratori locali e rappresentanti delle associazioni del settore sanitario.

La perdita della professionalità e delle qualità umane della dottoressa Ferretti saranno motivo di apprensione comunque per i pazienti oncologici, ma i dubbi sul futuro del reparto e del personale dedicato debbono trovare risposta per rassicurare i pazienti e tutta la popolazione dell’Alto maceratese, diffidente anche alla luce delle passate esperienze che l’hanno vista testimone di una perdita continua di reparti e servizi ospedalieri.

Pur comprendendo che la “coperta” finanziaria è stretta rispetto alle esigenze del territorio, non si può rinunciare alla struttura oncologica di Day Hospital di San Severino che, oltre a rappresentare una vera eccellenza, consente un alleggerimento di altre strutture analoghe (segue infatti malati, non solo di San Severino, Camerino, Tolentino e Matelica, ma anche provenienti da tutta la regione) e, non da ultimo, permette ai malati oncologici dell’area montana che debbono sottoporsi a cure continuative un accesso agevole senza pesare troppo sulle persone che di loro si occupano.

Consentire a tale reparto di mantenere il livello di eccellenza raggiunto, con un passaggio delle consegne in tempi adeguati, significa non buttare alle ortiche il lavoro svolto sino ad oggi con l’impegno di tante persone, di cui la dottoressa Ferretti rappresenta solo la punta dell’iceberg, e, non da meno, non sprecare il denaro che ha permesso di arrivare ad un così alto livello qualitativo del servizio.