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Il saluto a don Luca Ferro davanti all'altare della Madonna dei Lumi
Il saluto a don Luca Ferro davanti all'altare della Madonna dei Lumi

La comunità ringrazia e saluta il parroco don Luca Ferro

La comunità locale ha salutato ieri, domenica 6 settembre, don Luca Ferro, rettore del santuario della Madonna dei Lumi e parroco di Cesolo, Sant’Elena e “San Severino Vescovo”. Il sacerdote, giunto tre anni fa dal Veneto per sostenere la parrocchia del “Don Orione” in forte difficoltà dopo il terremoto, ha assunto l’incarico di collaboratore del vescovo Dal Cin a Loreto e, già da un paio di mesi, è operativo presso la Santa Casa.

La data del 6 settembre, però, era stata individuata da tempo per la sua ultima celebrazione alla Madonna dei Lumi: una messa, quella domenicale delle 11.15, per salutare i fedeli e la città. Erano presenti, fra gli altri, il sindaco Rosa Piermattei, il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, l’assessore Tarcizio Antognozzi, il comandante della Stazione dei Carabinieri di San Severino, Massimiliano Lucarelli, e il cardinale Edoardo Menichelli. Ha concelebrato il vicario don Aldo Romagnoli, cui il vescovo ha già passato il testimone per il ruolo di parroco di Cesolo, Sant’Elena e “San Severino Vescovo”, nonché di rettore del santuario della Madonna dei Lumi.

E’ stata una bella messa, partecipata – anche se, ovviamente, nel rispetto delle norme anti-Covid – e animata dal Coro del “Don Orione”. Hanno partecipato anche le suore dello “Smac”, che poi al termine della funzione hanno accolto i presenti all’interno della struttura per un aperitivo di saluto.

Don Luca, nella sua omelia, ha ripercorso i suoi tre anni a San Severino ricordando le tante difficoltà incontrate dalla comunità: “Il terremoto non lo capisci dagli schermi delle tv – ha detto – ma solo se lo vivi direttamente, se ti cali in quella realtà colpita così in profondità. Paradossalmente le macerie di questo tempo hanno costruito in me un’esperienza che non dimenticherò mai”.

I parrocchiani, facendogli dono di una borsa da sacerdote e di un’immagine della Madonna dei Lumi, cui don Luca resta particolarmente devoto, lo hanno salutato con un messaggio letto in chiesa da Massimo Altobelli, membro del Consiglio pastorale.

Ecco le sue parole.

Carissimo don Luca, non è facile riassumere in poche righe cosa ha rappresentato la tua presenza e la vivacità del tuo operato per la comunità cristiana di San Severino, e in particolare per gli appartenenti alle parrocchie di Sant’Elena, Cesolo e San Severino Vescovo. In ogni caso iniziamo col ringraziare per primo l’Arcivescovo Brugnaro che ebbe il coraggio e l’intuizione di chiedere aiuto al tuo Vescovo di Padova perché ci inviasse un presbitero che potesse accompagnarci nel difficile primo periodo del post terremoto 2016, quando, per prima, si trovò senza guida diretta la comunità di S.Severino Vescovo. Pertanto un ringraziamento, ancora più caloroso, va rivolto al tuo vescovo per averti lasciato partire.

Tuttavia, senza la tua disponibilità, questo incontro non sarebbe esistito e oggi, sia tu che noi, saremmo più poveri. Infatti noi, del cosiddetto don Orione, oltre al parroco non avevamo più neanche la chiesa e i locali annessi per le attività pastorali. Quindi il tuo arrivo destò stupore, gratitudine e soprattutto la voglia di non mollare. Pertanto le celebrazioni liturgiche ripresero forza e in particolare quella festiva delle 11.15 vide il prezioso accompagnamento del coro e, nel tempo, la presenza sempre più assidua e numerosa dei piccoli chierichetti da te fortemente voluti e preparati.

Si riorganizzò anche il catechismo per i ragazzi, per il quale ti impegnasti per completare l’allestimento di un ulteriore spazio coperto, il tendoncino, che ci era stato già donato dall’associazione “La terrazza dell’infanzia odv” di Moricone in provincia di Rieti e che poi, provvidenzialmente, si sarebbe rivelato utilissimo quando il tendone più grande, dono della Caritas della diocesi di Cremona, crollò sotto la nevicata del 2018.

Non dimenticheremo mai la messa di mezzanotte di Natale alla Sala Italia e le successive celebrazioni festive presso il salone di San Domenico che permisero alla nostra comunità parrocchiale di non disperdersi e quindi dare continuità al coro e alla presenza dei chierichetti.

Conserveremo anche il bel ricordo delle numerose cene allestite all’oratorio, con vari gruppi e in diverse occasioni, che hanno favorito l’incontro con le famiglie e tra di loro, di cui c’è uno straordinario bisogno. Durante lo scorso anno poi si aggiunse la cura delle comunità di Cesolo e di Sant’Elena ancora più bisognose di sostegno a seguito, anche in questo caso, dei danni del terremoto.

Quando sembrava che, almeno in parte, potessimo riprendere un po’ di vita e normalità, dopo la riapertura di questo santuario, arriva l’emergenza Covid e tutto si ferma per tre mesi e tuttora ci tiene col fiato sospeso….Provvidenzialmente, anche in questo caso, don Luca non si perde d’animo e, grazie alle sue notevoli capacità digitali, allestisce complesse ma efficaci dirette per la celebrazione delle messe festive, lancia in rete preziose riflessioni fino al video-messaggio di commiato…

Caro don Luca, pur nel rammarico per il distacco da noi, ci complimentiamo per la nuova chiamata che hai ricevuto: essere a Loreto da segretario del Vescovo Dal Cin ti permetterà certamente di vivere una missione, da un lato molto impegnativa, ma dall’altro ricca di incontri e iniziative significative. Soprattutto avrai l’opportunità di essere accanto a Maria santissima, continuando dunque il cammino che hai iniziato qui dinanzi all’immagine della Madonna dei Lumi, alla quale ti affidiamo e tu, siamo certi, continuerai ad affidarci alla Vergine di Loreto perché impariamo anche noi a dire Sì ogni giorno al Signore che ci dona la Sua vita in Gesù, che è la vera vita per tutti.

Grazie don Luca e arrivederci qui e a Loreto.

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