Il giorno dopo l’esito elettorale, andando a curiosare fra dati e preferenze, balza innanzi tutto agli occhi il numero dei votanti, che è calato rispetto a cinque anni fa, quando su un totale di 12.515 aventi diritto si recarono alle urne 7.615 cittadini. Dunque, stavolta sono mancati all’appello oltre 800 settempedani: un calo che appare in linea con la tendenza registratasi a livello nazionale. Diversi i motivi, cui magari dedicheremo commenti e approfondimenti.
Per quanto riguarda, invece, la composizione del nuovo Consiglio comunale possiamo sottolineare che la Giunta uscente è stata premiata dagli elettori (tutti gli assessori sono stati rieletti), così come il presidente del Consiglio comunale stesso, Sandro Granata. Il più votato in assoluto, come detto, è stato Jacopo Orlandani (533 preferenze), mentre il record di voti ottenuti in un singolo seggio va a Paolo Paoloni che nella sezione 9 ha totalizzato ben 68 preferenze. Si segnalano poi gli ingressi dell’ingegner Luca Bonci, 29 anni, il più giovane fra gli eletti, e del candidato “senior” Maria Teresa Domizi (75 anni).
La presenza femminile aumenta. Oltre al sindaco Rosa Piermattei, saranno in aula sette donne: Michela Pezzanesi (la più votata del “plotone rosa” con 413 preferenze), Vanna Bianconi (373), Sara Bianchi (289), Tiziana Gazzellini (264), Maria Teresa Domizi (216), Teresa Traversa (161), Alessandra Aronne (155).
A livello di liste il primo dei non eletti nella “squadra” di Rosa Piermattei è Paolo Amici con 113 voti.
Nella coalizione di centrodestra “Insieme per San Severino”, oltre alla Gazzellini (segretario del circolo Fratelli d’Italia di San Severino) e a Pilato, hanno superato la soglia delle cento preferenze l’architetto Debora Bravi (173 voti, prima dei non eletti), l’avvocato Gabriele Pacini (171), il giovanissimo Leonardo Simoncini (169), l’ex presidente della Pro loco, Andrea Migliozzi (139), l’imprenditrice Cinzia Anibaldi (136) e l’esponente della Lega, Gino Caciorgna (109).
Nella coalizione progressista “San Severino futura”, invece, oltre ad Alessandra Aronne (già assessore alla Cultura e oggi presidente del Corpo filarmonico “Adriani”), ha raggiunto la soglia delle cento preferenze solo Mirta Ramaccini, funzionario di banca, che ha ottenuto 115 voti. Il terzo più votato è stato Gianpiero Pelagalli, ex assessore della Giunta Martini, che ha sfiorato il centinaio con 99 voti personali.
I primi dei non eletti.