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Tarcisio Antognozzi
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Intervista ai candidati: parla Tarcisio Antognozzi di “Insieme per San Severino”

Chiudiamo la serie di interviste ai tre candidati sindaci con Tarcisio Antognozzi, sostenuto dalla lista “Insieme per San Severino”.

Chi è lei? Si presenti come vuole…

Nato a Sarnano, 52 anni fa, sposato, con due figlie. Da oltre 25 anni sono impiegato in un’industria meccanica settempedana. Da 35 attivo nel mondo del volontariato, degli oratori e dell’associazionismo cattolico. Dal 1991 ad oggi ho ricoperto, nel Centro Sportivo Italiano, incarichi provinciali, regionali e nazionali. Sono Consigliere comunale uscente, per 4 anni Assessore al bilancio, alla programmazione, alle aziende partecipate, ai trasporti. Sono Consigliere provinciale in carica, al mio secondo mandato consecutivo. Dal 2011 sono coordinatore della locale sezione dell’Unione di Centro.

Perché si candida alla carica di sindaco?

Perché avverto forte la responsabilità di politico, di adulto e di padre verso la comunità settempedana, che sta vivendo, dopo il sisma e la pandemia, una crisi profonda e ha un’opportunità (forse l’ultima) per un deciso rilancio e un progetto a lungo termine. C’è bisogno di visione, determinazione, coraggio, ma anche molta umiltà.

Chi la sostiene?

Mi sostengono i partiti uniti del centro destra (Unione di Centro, a cui appartengo, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia), ma anche cittadini provenienti dalla società civile, dal mondo imprenditoriale, dalle professioni, dalle associazioni.

Per quali motivi un cittadino settempedano dovrebbe votare per lei e non per gli altri due candidati sindaci?

Perché il gruppo “Insieme per San Severino” nasce da un progetto politico, perché è aperto a un rapporto collaborativo con le istituzioni, perché è inclusivo e coinvolgente, perché ha una visione del medio e lungo periodo, perché ha componenti giovani e competenti, perché sarà in grado di amministrare già immediatamente dopo il proprio insediamento.

Quali sono i punti qualificanti del suo programma?

Sono:
– la volontà di coinvolgimento nell’azione amministrativa dei corpi intermedi della società (associazioni, comitati, associazioni di categoria, rioni, frazioni) in un’ottica sussidiaria, perché “Insieme per” non sia uno slogan ma un metodo, un modo di operare;
– l’interazione e la sinergia con i Comuni limitrofi, in particolare quelli dell’Alta Val Potenza;
– un rapporto diretto e costruttivo con la Regione Marche, anche in virtù dell’omogeneità politica tra la nostra lista e il governo regionale;
– la scelta strategica di investire sul turismo come volano dell’economia del territorio, scelta che implica investimento e capacità si fare sinergia;
– la difesa dell’ospedale “Bartolomeo Eustachio” e il potenziamento della medicina di prossimità;
– la progettazione di una viabilità che ci colleghi alle grandi arterie, oltre l’intervalliva che è ormai già in dirittura di arrivo;
– una gestione organica della ricostruzione, per ridisegnare il volto della città, valorizzando in particolare il centro storico;
– la redazione del Piano Eliminazione Barriere Architettoniche
– la costituzione della Consulta del Terzo Settore, per valorizzare le associazioni, le fondazioni e i comitati che si occupano del contrasto alla povertà e alla marginalità;
– la costituzione della Consulta dello Sport, per valorizzare società sportive e permettere loro di svolgere al meglio la propria funzione sociale ed educativa;
– la riorganizzazione degli uffici comunali, potenziando la formazione dei dipendenti e promuovendo informatizzazione e telematica;
– la creazione di un ufficio per la progettazione europea;
– il mantenimento e il miglioramento della qualità dei servizi erogati attraverso azioni volte a salvaguardare la gestione locale dei servizi attualmente erogati dalla nostra Assem.

Le prime tre cose da fare nel momento in cui venisse eletto sindaco…

– Istituire tavoli di concertazione e coprogettazione con le associazioni del terzo settore, le società sportive, le associazioni di categoria e le attività produttive, i rioni e le frazioni.
– Permettere ad Assem di riprendere quei progetti, ora bruscamente interrotti, che possano assicurare all’azienda e ai suoi dipendenti un futuro a servizio di tutta la città.
– Interloquire con la Regione Marche perché San Severino e tutta la valle del Potenza possano essere tutelate e valorizzare, con scelte oculate e lungimiranti negli ambiti della ricostruzione, della viabilità, della sanità.

Ricostruzione, viabilità, sanità e Assem sono i temi caldi della campagna elettorale: come si pone lei di fronte a questi argomenti?

Su questi argomenti abbiamo idee molto precise.
Per quanto riguarda la sanità dovremo agire su due fronti, utilizzando al meglio la convergenza politica del nostro gruppo con la Regione Marche: da un lato lavorare (in sinergia con gli altri Comuni del territorio) perché nel nuovo piano sanitario regionale San Severino possa essere tutelato come ospedale baricentrico non solo per tutto l’alto maceratese, ma anche per tutta la valle del Potenza, valorizzando le eccellenze presenti nel nostro nosocomio. Dall’altro chiederemo con forza un potenziamento della medicina territoriale, di ”prossimità”, vicina ai cittadini, con l’ausilio della telemedicina.
La bretella San Severino – Tolentino è ormai ad un passo, occorre migliorare il progetto e monitorare l’attuazione. Non possiamo fermarci qui: è necessario collegarsi con la Pedemontana e anche con l’aeroporto, partecipando alla progettazione della Regione Marche che prevede un piano di progettazioni con l’obiettivo di creare progressivamente un sistema interconnesso e intermodale di strade, ferrovie e ciclabili. Sarà importante, soprattutto in chiave turistica, completare la pista ciclopedonale rimasta incompiuta.
Se la gestione della prima emergenza legata al sisma è stata positiva, la fase vera e propria di ricostruzione va affrontata con una maggiore capacità progettuale, ridisegnando la città e orientandola verso uno sviluppo armonico. Basta con interventi a spot, occorre valorizzare il grande patrimonio del centro storico, escluso dal Piano straordinario della ricostruzione.
Poi, cosa molto importante, è necessario mettere anima e corpo sulla ricostruzione della comunità, lacerata e frammentata prima dal sisma prima e successivamente dalla pandemia; occorre dare centralità alle persone, perché si possano sentire parte attiva, ascoltata e coinvolta. Fare squadra è il metodo per ricostruire davvero una città più bella.
Per ciò che concerne l’Assem è necessario tentare di recuperare le opportunità perse dalla passata amministrazione per mancanza di coraggio e di visione, per garantire alla nostra società multiservizi una continuità nel settore dei servizi (distribuzione del gas, distribuzione elettrica e servizio idrico integrato) che sta radicalmente cambiando e che, tra pochissimi anni, vedrà stravolgimenti che sono politici accorti e capaci possono tentare di governare.

Ci parli della sua lista…

La lista “Insieme per San Severino – Per il bene di tutti” nasce da un progetto politico che vede il centro destra unito, con i partiti di Udc, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia concordi nel mettersi a servizio della comunità settempedana. Al progetto hanno aderito, coinvolgendosi con molto entusiasmo, imprenditori, professionisti insegnanti, mettendo a disposizione della squadra preziose competenze. Sottolineo la presenza di molti giovani, a cui la comunità deve garantire una prospettiva per il futuro; proprio ai giovani vogliamo dare, affiancandoli e supportandoli, il timone della città, perché possa virare con decisione verso la direzione dello sviluppo e della vivacità economica e culturale.

Come giudica gli altri due schieramenti?

Dal punto di vista politico registro la posizione chiara e netta della lista San Severino Futura, con un’identità di sinistra facilmente riconoscibile, mentre la lista San Severino Cambia è più ondivaga, con posizione antipolitiche e apartitiche, ma anche con simpatie di sinistra (Mangialardi e Mancinelli) e presenze di estrema destra.
Dal punto di vista personale apprezzo sinceramente l’impegno e il coraggio di tutti coloro che si mettono in gioco per la comunità, riconosco l’onestà intellettuale di tutti i candidati delle due liste, a qualcuno dei quali mi lega sincera amicizia e stimo i due candidati sindaci avversari come persone serie e appassionate. La competizione elettorale ci vede avversari in un confronto molto duro, senza esclusione di colpi, ma assolutamente non nemici.

Si faccia una domanda e si dia una risposta…

La sua squadra è la più giovane, giusto? Abbiamo l’età media più bassa, crediamo davvero nei giovani e vogliamo costruire “con” loro – e sottolineo con, piuttosto che “per” loro – la San Severino del presente e di quel domani che appartiene a loro.

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