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Bizzarri e Ulissi
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In moto fino al “Caucaso”: il libro di Ino Ulissi mette le ali alla voglia di viaggiare

Viaggiare in moto è la sua passione, tanto da aver girato il mondo in sella alla sua Ktm. Il settempedano Ino Ulissi – verrebbe quasi da dire nomen omen, ripensando agli avventurosi viaggi di Ulisse – ce l’ha nel sangue il desiderio di “salpare le ancore” per dirigersi verso luoghi da scoprire, da conoscere. Nel 2012, assieme all’amico Stefano Bizzarri di Corinaldo, percorse 4 mila chilometri fino al Caucaso, attraversando Armenia e Georgia. E poi ne fece altrettanti per tornare a casa. Ora quell’esperienza l’ha tradotta in un libro per immagini che, finalmente, dopo il lungo stop per Covid, è riuscito a presentare in questi giorni a San Severino. Lo ha fatto nel cortile di Palazzo Servanzi, e c’era anche il compagno di viaggio Bizzarri. Il libro s’intitola “Caucaso. Raid in moto in Georgia e Armenia fra altipiani e monasteri” e raccoglie le migliori immagini dei luoghi, dei paesaggi e delle persone incontrati lungo l’itinerario; ci sono anche racconti di episodi di vita quotidiana e aneddoti, come in ogni “diario di bordo” che si rispetti.

Alla presentazione sono intervenuti il sindaco Rosa Piermattei, l’assessore alla Cultura, Vanna Bianconi, il professor Enzo Catani, storico e archeologo, che ha portato anche i saluti del Club per l’Unesco “Tolentino e Terre Maceratesi”, e l’avvocato Paolo Pinti che, amico di Ino Ulissi, ha collaborato alla realizzazione del volume. Un libro che vuole essere il “grimaldello” giusto per farci superare il nostro torpore – è stato detto -, per farci vincere la nostra inerzia, per farci prendere la voglia di partire, uscire, andare, aprirci al mondo. “Mi vengono tante idee in testa – ha confessato Ino Ulissi, non nuovo a pubblicazioni del genere – quando riprendo in mano le foto di vecchi viaggi fatti ad esempio in estremo oriente oppure in Sud America. Ma soprattutto mi piacerebbe che a San Severino venisse realizzato un Museo della moto, che racconti la passione e la storia di un paese che ha una grande tradizione motoristica, con i suoi campioni, il suo Moto Club, il suo crescere sulle due ruote quando ancora le auto erano per pochi giovani. E’ il mio progetto nel cassetto”.

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