Proseguiamo con le interviste ai candidati sindaci. E’ la volta di Francesco Borioni, sostenuto dalla lista “San Severino futura”.
Chi è lei? Si presenti come vuole…
Credo che i lettori mi conoscano ormai, sono stato sempre presente e attivo in questi ultimi anni come consigliere di minoranza. Ho sempre detto la mia sulle varie tematiche e portato avanti valori di solidarietà, coesione, ecologia e giustizia sociale. Attento alle politiche sociali e culturali della città, ho dato sempre il mio contributo alla comunità.
Perché si candida alla carica di sindaco?
Mi candido nuovamente perché San Severino può essere altro e di più di quello che abbiamo visto fino ad ora, ed io sento di avere con me le persone giuste e l’energia per sviluppare al meglio le sue potenzialità.
Chi la sostiene?
Principalmente i miei principi e i miei valori, che condivido con la mia famiglia, i miei amici, la mia squadra, i miei compagni di sempre. Non ho bisogno di supporters, lavoro con determinazione e coerenza su progetti condivisi.
Per quali motivi un cittadino settempedano dovrebbe votare per lei e non per gli altri due candidati sindaci?
La differenza sostanziale tra la nostra proposta e le altre è che noi non rincorriamo potere e interessi particolari, protagonismi. Noi rappresentiamo la politica che costruisce, che aggrega, che si confronta e che traccia percorsi in condivisione con le altre forze per raggiungere obiettivi concreti, senza rinnegare i propri principi. La concretezza di un’azione politica svolta in maniera conciliante, con propensione al dialogo.
Quali sono i punti qualificanti del suo programma?
Il filo conduttore del nostro programma è la concretezza unita all’attuabilità. Niente libro dei sogni, ma azioni concrete tangibili che guardano al bene delle collettività sotto tutti gli aspetti. Welfare, politiche giovanili in primo piano, politiche green e di sostenibilità, sviluppo alle attività culturali e turistiche del territorio come volano per il rilancio economico della città. Gli obiettivi specifici conseguenti sono tanti: potenziamento servizi sociali, nuova casa di riposo, attenuazione retta asilo nido, auditorium e centro aggregazione giovanile, anelli ciclopedonali, consulta delle associazioni, una nuova scuola in città… E ancora molto altro.
Le prime tre cose da fare nel momento in cui venisse eletto sindaco…
Incontrare, conoscere e condividere. Vorrei iniziare il mio mandato riprendendo il percorso di ascolto iniziato tempo fa ed intensificato durante la campagna elettorale, ed istituzionalizzarlo, creando canali diretti di contatto e reti con il territorio in maniera da promuoverne una gestione condivisa. Il momento storico che stiamo vivendo è delicato, il post terremoto e la pandemia segneranno ancora in maniera importante la nostra agenda, ma intendo introdurre fin da subito il metodo della condivisione e della massima trasparenza verso i cittadini riguardo i progetti, le strategie e le relazioni con le altre istituzioni. Lasceremo la politica del “comando io, decido io e conta solo quello che dico io” al passato.
Ricostruzione, viabilità, sanità e Assem sono i temi caldi della campagna elettorale: come si pone lei di fronte a questi argomenti?
Ciò che occorre avere, in ognuno di questi grandi temi, che certo non possono essere risolti in una battuta.
Ricostruzione: vediamola come una opportunità per apportare miglioramenti a vantaggio di tutto il tessuto urbano, e sociale. Diamo massima operatività ai comparti comunali di supporto alla ricostruzione privata, e progettiamo la San Severino futura con massima attenzione all’etica nella ricostruzione, intesa come rispetto delle componenti urbanistiche attualmente vigenti, controllo sulle speculazioni urbanistiche, attenzione al decoro urbano e più rispetto per il verde.
Viabilità a San Severino fa rima con Bretella, siamo grati del lavoro svolto fino ad ora, tra gli altri anche da uno dei nostri candidati consiglieri, lavoreremo per far si che questo progetto sia una reale opportunità per San Severino, che possa aumentarne la ricettività, facilitare i commerci e favorire le attività produttive, e ancora potenziare i suoi servizi. Viabilità per noi pero è anche la grande sfida di promuovere ed integrare nel tessuto urbano ed extraurbano percorsi di mobilità alternativa e sostenibile.
Veniamo alla Sanità. Il nostro obiettivo in questo campo è aumentare i livelli di assistenza sul territorio, e lottare affinché i servizi essenziali del comparto socio sanitario siano garantiti e rispondano alle reali esigenze della comunità.
Sull’Assem la mia posizione è ormai nota, è un tema che mi sta molto a cuore. L’attuale sindaca Piermattei e il suo ex assessore Antognozzi sono riusciti a fare un vero capolavoro… Partendo innanzi tutto dalla privatizzazione dell’illuminazione pubblica, servizio per il quale la nostra (perché è di tutti noi) azienda era una vera eccellenza, a discapito di lavoratori e cittadini. Fino ad arrivare alla fallimentare strategia di riposizionamento sul mercato, che non solo ha spaccato la maggioranza ma ha infranto anche la credibilità dell’azienda, il suo potere contrattuale e gettato nell’incertezza decine di famiglie.
Ci parli della sua lista…
Posso dire senza dubbio che le prime due qualità della mia squadra sono coerenza e credibilità. La terza, ma non meno importante è l’esperienza. Lavorando sui punti in comune e sugli obiettivi condivisi siamo riusciti a fare una sintesi di diverse visioni che ha portato alla formazione di una lista progressista, un campo largo, che raccoglie il contributo del mondo del civismo ma anche del Partito democratico e del Movimento 5 stelle. So di avere al mio fianco persone motivate, preparate e con una profonda conoscenza ed esperienza nell’ amministrare (abbiamo diversi ex assessori). Al mio fianco anche l’energia di giovani che però sono portatori di straordinaria competenza ognuno nel suo settore, ognuno in diversi campi dell’agire sociale, pronti a dare il loro contributo.
Come giudica gli altri due schieramenti?
Sono due formazioni fortemente caratterizzate a destra, una ricalca il cosiddetto “modello Marche” con Lega e Fratelli d’Italia e l’altra, la lista dell’attuale sindaco, accoglie un ex dirigente di Forza Nuova candidato sindaco 5 anni fa con una lista di estrema destra. Di sicuro esprimono valori distanti dai nostri. Anche il modo in cui hanno amministrato in questi cinque anni lo testimonia: scarsa propensione all’ascolto, al dialogo e scarsa condivisione di progettualità e strategie. Parlo al plurale perché chiaramente la gran parte delle scelte riguardano i partecipanti di ambedue gli schieramenti. Sulle persone nulla da dire, tutte rispettabili, solo magari un po’ messe in ombra dai rispettivi… capitani.
Si faccia una domanda e dia la risposta…
Come mi sento in questa mia seconda candidatura? Sereno. Ho la serenità di non aver nulla da recriminare del lavoro mio e della mia squadra in questi anni: sempre coerente, sempre sui temi, sempre con i valori che ci contraddistinguono. Ho la serenità di non aver nulla da giustificare e nulla da restituire. Ho la serenità necessaria per guardare avanti senza vincoli e tracce del passato da mettere in ombra, senza necessità di ritrattare dichiarazioni e prese di posizione.