Il Settempedano, in vista delle elezioni amministrative, ha rivolto dieci domande (uguali per tutti) a ciascuno dei tre candidati sindaci. Iniziamo la pubblicazione con l’intervista del sindaco uscente Rosa Piermattei, sostenuta dalla lista “San Severino cambia”.
Chi è lei? Si presenti come vuole…
Mi chiamo Rosa Piermattei, sono una manager di una importante multinazionale e sono il sindaco uscente di San Severino, ma anche il primo sindaco donna della storia della nostra città.
Perché si candida alla carica di sindaco?
Mi ricandido alla carica di sindaco con una motivazione molto semplice e complessa allo stesso tempo: portare a compimento un’attività già avviata che a causa delle due grandi emergenze, il terremoto prima e il Covid poi, si è a tratti interrotta ma che, con determinazione, vorrei portare a compimento. Grazie all’esperienza che ho maturato in questi ultimi 5 anni di amministrazione, sono certa di poter fare la differenza e di poter contribuire attivamente alla rinascita economica e sociale del nostro territorio attraverso la corretta gestione dei fondi europei che saremo in grado di intercettare per realizzare investimenti, per potenziare la viabilità, il turismo, la cultura e valorizzare il nostro territorio e rilanciare la città di San Severino.
Chi la sostiene?
La lista che mi sostiene è una lista civica, costituita al di fuori di schieramenti politici e fatta da persone che amano questa città e che si sono messi in gioco per il bene della comunità e che ancora vedono nel loro futuro la nostra amata San Severino. Mi sostengono i cittadini, che quotidianamente incontro e che mi spingono ad andare avanti perché hanno potuto constatare che quello che ho fatto è stato fatto solamente nell’interesse della comunità e della città e non per interessi personali.
Per quali motivi un cittadino settempedano dovrebbe votare per lei e non per gli altri due candidati sindaci?
Ritengo di aver dato tutta me stessa in questi ultimi 5 anni per il bene della città e di tutti i cittadini, cosa che continuerò a fare anche nel futuro se sarò eletta e spero che i cittadini concordino con me votando “San Severino Cambia”.
Quali sono i punti qualificanti del suo programma?
Impegno, inteso come volontà di fare. E anche di cambiare. Con impegno abbiamo ottenuto considerevoli risultati nell’opera di ricostruzione. Con impegno abbiamo realizzato alcuni importanti progetti dotando la nostra città di una nuova scuola, salvando servizi, progettando nuove infrastrutture.
Cambiamento, parola che ha contraddistinto la prima fase del nostro lavoro che si ripresenta perché rappresenta il faro anche dei prossimi cinque anni. Vogliamo continuare a trasformare la nostra Città perché diventi, guardando al futuro, anche una città sostenibile, ricca di spazi di qualità, dove le distanze sociali siano minime.
Comunità, rappresentata dal tessuto sociale composto da una diversità preziosa, insostituibile, di persone che sono parte di un disegno più grande. Che sono aperte al dialogo, al confronto e si adoperano per il bene comune.
Le prime tre cose da fare nel momento in cui venisse eletta sindaco…
Portare a conclusione i lavori di realizzazione del nuovo Itts “Divini”, e questa è una “priorità” che si è aggiunta in corsa dopo il sisma, e poi terminare tutti i lavori in corso tra cui la completa riqualificazione dei giardini Coletti, che era la “priorità” del mio primo mandato ma che poi è finita in stand by per quello che è successo tra terremoto e Covid.
Ricostruzione, viabilità, sanità e Assem sono i temi caldi della campagna elettorale: come si pone lei di fronte a questi argomenti?
Sulla ricostruzione possiamo considerarci un “modello” per l’intera area del cratere. Questo ci è stato riconosciuto dai vari Commissari alla ricostruzione che si sono succeduti ma anche da tantissimi amministratori della cosa pubblica, anche di altri Comuni. Abbiamo lavorato molto, potevamo fare di più e meglio, ma ci abbiamo sicuramente messo del nostro in quello che abbiamo fatto.
Per la viabilità credo che la Città di San Severino non sia stata mai così vicina dalla realizzazione di un progetto importante come quello della costruzione dell’intervalliva San Severino – Tolentino. Siamo vicinissimi, spero di poter salutare questa opera perché significherebbe veramente far uscire il territorio dall’isolamento, inoltre l’allargamento del Ponte dell’Intagliata, un’altra opera insieme all’intervalliva presente nei dibattiti della città da diversi lustri e che ora siamo vicini alla sua realizzazione.
In riferimento alla sanità in vista della prossima revisione del piano sanitario regionale noi continueremo a difendere con tutte le nostre forze una sanità di qualità, che passa necessariamente attraverso il nostro ospedale Bartolomeo Eustachio, che lo vede protagonista e che ha sempre rappresentato un’eccellenza sanitaria a servizio di un vasto territorio dell’entroterra.
L’Assem è l’azienda fiore all’occhiello del nostro Comune ed è nostro imprescindibile dovere salvaguardare nel miglior modo possibile tale realtà e tutti i suoi dipendenti.
Ci parli della sua lista…
In questo nuovo percorso mi accompagneranno persone che hanno già collaborato con me nella legislatura ormai al termine, ma altri componenti si sono aggiunti portando ciascuno un carico di esperienze, di competenze e di innovazioni che ci consentiranno di continuare ad operare a servizio della comunità.
Come giudica gli altri due schieramenti?
Non credo che spetti a me giudicarli, questo è un compito che lascio alla popolazione.
Si faccia una domanda e dia la risposta:
Cosa farà nei suoi primi giorni da sindaco? Lavorerò giorno e notte, come ho sempre fatto, per il bene della città.