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Cadillac Records
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Cinema in piazza, giovedì 22 luglio: “Cadillac Records”

Giovedì 22 luglio, ore 21.30, penultimo appuntamento con la rassegna cinematografica estiva in Piazza del Popolo, organizzata dal Cinema San Paolo e promossa dall’Amministrazione comunale: Cadillac Records, di Darnell Martin (2008).

Nella Chicago degli anni Cinquanta, Leonard Chess, con il fratello Phil, fondò la Chess Records, una piccola casa discografica che, nel giro di poco tempo, lanciò i migliori cantanti del mondo del Blues: Muddy Waters, Little Walter, Etta James, Howlin’ Wolf, Chuck Berry e molti altri. I più grandi dell’epoca, conosciuti in tutto il globo, artisti caratterizzati da dure esperienze di vita: i traumi e le ingiustizie da loro subite, hanno creato quel serbatoio di dolore dal quale questi geni hanno attinto per creare le loro memorabili canzoni.

Cadillac Records è un film corale, la storia di un gruppo, per nulla coeso, musicalmente incredibile. Lo spaccato di uno dei periodi più fecondi della storia, quando la musica divenne quel mezzo per unire gente di etnia differente, attraverso la potenza delle hit del tempo. Da Muddy Waters e compagnia, sono esplosi i generi musicali che oggi tutti conosciamo, come il Blues, il Soul ed il Rock. Da questi artisti, uomini e donne di colore cresciuti negli USA degli anni Quaranta e Sessanta, segnati dalla segregazione e dal razzismo (ingiustizie ancora oggi vive, attuali), è nata quella musica vitale e tormentata che tuttora ascoltiamo con piacere immenso.

Darnell Martin ha un approccio lineare, quasi didascalico, nel narrare gli eventi, cercando di ritagliare il giusto spazio ai membri di questo composito insieme di cantanti: operazione non facile, dato il gran numero delle peculiarità caratteriali di ognuno, ma, tutto sommato, riesce ad evidenziare la sofferenza, la miseria e le turbe vissute da questi uomini del Blues. Voci incredibili, come la straziante forza di Etta James o il dinamismo inimitabile di Chuck Berry, grandi fonti di ispirazione per personaggi come Elvis Presley, e Rock band del calibro dei The Doors, The Beach Boys ed altre (tant’è che, in non pochi casi, vari gruppi musicali copiarono e/o omaggiarono le canzoni della Chess Records). Cadillac Records ci fa piombare in quell’ambiente che oggi è storia e leggenda, ed è un film che si fa ricordare per le canzoni della colonna sonora, intensamente interpretate dagli attori stessi.

Silvio Gobbi

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