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La "mappa" dell'intervento
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‘Bretella’, intesa sul tracciato 2. Mauro Bompadre: ‘Ora lavoriamo tutti insieme per dare completezza al progetto’

Via libera all’intervalliva San Severino-Tolentino da parte della Conferenza dei servizi a cui hanno partecipato i due Comuni interessati, la Provincia di Macerata e la Regione Marche. Ma con un nuovo tracciato che, secondo quanto previsto in un’apposita delibera della Giunta regionale, accantona definitivamente la prima ipotesi progettuale, su cui si era basata l’intesa del 2017.

A giorni sarà firmato il nuovo protocollo fra i soggetti attuatori. Intanto, il senatore marchigiano del Movimento 5 Stelle, Mauro Coltorti, che insieme al gruppo locale del M5S aveva presentato questa nuova soluzione, si è detto soddisfatto della decisione poiché “il percorso ora individuato risulta essere oggettivamente migliore, presentando minori criticità e costi decisamente inferiori rispetto all’altra opera”.

“La società Quadrilatero, incaricata dello studio di fattibilità, ha stimato un risparmio di almeno 10 milioni di euro, ma con questa delibera viene incaricata di rivedere il tracciato – spiega il consigliere comunale Mauro Bompadre – che però è stato già rimaneggiato aumentandone i costi e snaturando il senso dell’opera da noi proposta. Non serve infatti un ponte da 400 metri sul Potenza (dall’area dell’ex Silga Gomma all’ex Jolly Club; ndr): costerebbe circa 6 milioni di euro e allontanerebbe la strada dalla futura Pedemontana. Basterebbe invece un viadotto di soli 150-180 metri che punti verso la città e dal costo decisamente inferiore. Con questo e altri risparmi si potrà realizzare così un raccordo con l’ospedale e la “361” per Castelraimondo, bypassando l’area dell’antica Septempeda per farne un grande Parco archeologico di rilevanza nazionale. A tale obiettivo puntiamo adesso con decisione, soddisfatti comunque per la scelta del percorso alternativo – sul quale ci siamo spesi molto in questi tre anni – e convinti che l’intervalliva sia la ‘madre’ di tutte le strategie di crescita della nostra città e di tutto il nostro entroterra. Insieme al senatore Coltorti ci siamo battuti affinché fosse presa in considerazione questa seconda ‘bretella’ per scongiurare una probabile ed ennesima “incompiuta” nel momento in cui i problemi di franosità di molti dei terreni interessati avrebbero sicuramente portato all’interruzione dei lavori.

In sede di revisione del progetto il Comune di Tolentino ha chiesto e ottenuto molte opere accessorie (ponte sul fosso Troiano, sistemazione della strada per le terme di Santa Lucia, ponte dell’Addolorata in sostituzione del ponte del Diavolo…). Lavori importanti che, però, poco o nulla hanno a che fare con l’intervalliva in sé.

Di contro il Comune di San Severino deve attivarsi fino in fondo affinché il futuro progetto esecutivo non vanifichi gli sforzi finora compiuti per creare un’efficace rete viaria anche sul versante settempedano. Siamo certi che la nostra sindaca Rosa Piermattei, abbandonando finalmente alcune eccessive “timidezze” palesate sino ad oggi su questo tema, saprà affermare in tutte le sedi quelle che sono le priorità della nostra città.

Tutto questo anche alla luce della recente e clamorosa scoperta nel sito archeologico della Pieve di un Campus romano (visitabile nel mondo solo a Pompei!) che può aumentare enormemente il valore culturale della nostra area archeologica con ricadute sul turismo e sull’economia locale facilmente immaginabili.

Infine, grazie ai corposi risparmi che si andranno a realizzare con il nostro progetto di intervalliva, si potrebbero mettere in cantiere opere estremamente importanti per il nostro territorio.

Ecco qualche proposta concreta: allungamento di una galleria prevista all’altezza di Cusiano per abbassare ulteriormente quota e pendenza; realizzazione di un nuovo svincolo alla Maestà e raccordo con la strada 502 in località Uvaiolo (poco più di un chilometro) per ottenere una sorta di circonvallazione in direzione di Serrapetrona nell’ottica degli obiettivi europei di valorizzazione delle tipicità enogastronomiche.

Ed ancora.

Viadotto di 150 metri sul Potenza in sostituzione di quello ora previsto da 410 metri, andando a ottimizzare i costi, bypassando la zona archeologica, grazie a un tracciato di circa un chilometro e mezzo fino all’altezza della rotatoria del Tigotà, e separando anche la viabilità locale da quella della 361.

Apertura della rotatoria dell’ospedale per accedere al Piazzale del Commercio, come da progetto approvato della variante del Glorioso.

Ammodernamento della 361 da questa rotatoria fino al ponte dell’Intagliata compreso e, poi, dallo svincolo del ponte di Sant’Antonio fino alla zona di Fontebella.

Il protocollo ora alla firma prevede un’idea progettuale che dovrà diventare esecutiva nei prossimi mesi: quindi ci si deve lavorare tutti insieme per il bene di San Severino. Noi del M5S ci siamo, e lo abbiamo dimostrato con i fatti smentendo le “cassandre” che avevano bollato la nostra iniziativa come l’ennesimo tentativo di “intorbidare le acque” e bloccare di fatto la realizzazione della tanto attesa “bretella”.

Abbiamo dimostrato ancora una volta che il nostro unico intento è quello di lavorare nell’esclusivo interesse dei cittadini e del nostro territorio riuscendo spesso a superare gli steccati politici e di campanile.

Ci corre l’obbligo ringraziare tutti gli “attori” che si sono spesi per la buona riuscita di questo progetto: dal senatore Coltorti al Movimento 5 Stelle regionale che insieme hanno compiuto i necessari passi istituzionali; dal professor Marco Petrelli dell’università Roma3 che ha analizzato il progetto precedente e ce ne ha presentate le criticità, fino al professor Maurizio Bocci, con cui abbiamo analizzato tutte le proposte sul tavolo valutando quella dell’Anas degli anni ’90 – rivisitata dall’architetto Giuseppe Ballini – come la migliore sotto tutti i punti di vista.

Ringraziamo inoltre gli amici del M5S di Tolentino che da subito ci hanno dato appoggio e sostegno, il locale circolo del Pd che ci ha dato le preziose informazioni sul Parco archeologico e tutte le altre forze politiche che in questi ultimi mesi di intensi contatti si sono espresse in favore del tracciato da noi proposto.

Ora – conclude Mauro Bompadre – tocca al sindaco e all’Amministrazione tutta far sentire il peso che la nostra città merita di avere. Diversamente, con l’arrivo della Pedemontana, rischiamo di rimanere per sempre tagliati fuori da tutto”.

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