Didattica mista al 50% in presenza e al 50% a distanza per il triennio degli istituti superiori, capienza nei mezzi di trasporto pubblico fissata al 60% e divieto di consumo di bevande e cibi davanti ai locali in condizione di assembramento (per tutto l’arco della giornata). Sono alcune delle misure previste dall’ordinanza siglata oggi, giovedì 22 ottobre, dal governatore Francesco Acquaroli. Obiettivo arrestare la corsa della pandemia nelle Marche.
Il provvedimento sarà in vigore dalle 24 di oggi per 3 settimane, fino al 15 novembre, ma le misure previste per la scuola partiranno da sabato mattina.
“Oggi c’è un trend fortemente in ascesa che ci costringe a prendere questi provvedimenti – ha detto il presidente Acquaroli – anche se il numero degli asintomatici è prevalente e il ricorso dei sintomatici agli ospedali è ancora limitato. Per quanto riguarda le scuole, il problema è il sovraffollamento di autobus e mezzi di trasporto e non le lezioni in classe. La didattica mista riguarda solo terze, quarte e quinte classi degli istituti superiori. Esclusi dal provvedimento gli alunni con bisogni educativi speciali, disabilità, quelli ricoverati nelle strutture ospedaliere o in cura presso la propria abitazione, oltre agli alunni che frequentano le scuole carcerarie e a quelli residenti nelle aree dove non c’è connessione Internet”.
“Sin da subito proveremo a mettere in campo tutte le energie per potenziare il servizio di trasporto – ha poi aggiunto – , colmando il gap. L’obiettivo è tornare, in base all’andamento epidemiologico e alle nuove disponibilità di autobus, alle lezioni in presenza per tutti”.
La capienza sui mezzi pubblici è stata fissata al 60%, a meno che non siano ammessi passeggeri in piedi per cui è possibile il 100% della capienza. Una misura che entrerà in vigore dalla mezzanotte del quarto giorno successivo alla comunicazione da parte dell’Ufficio scolastico regionale.
Sul fronte delle attività economiche l’ordinanza prevede un distanziamento maggiore fra le persone, ne sarà consentita 1 ogni 10 metri anziché 8 metri. Il presidente Acquaroli, ha spiegato che “al momento non esiste una soglia del contagio oltre la quale è possibile prevedere altri provvedimenti” più restrittivi.
Vietato per tutto l’arco della giornata il consumo di cibi e bevande in condizioni di assembramento (2 o più persone) nei luoghi pubblici vicino ai locali, in tutto l’arco della giornata, mentre da soli è consentito. Il divieto riguarda il consumo in assembramento nei pressi di bar, ristoranti, enoteche, pizzerie, trattorie, gelaterie, rosticcerie, chioschi, paninerie, piadinerie, automezzi e banchi attrezzati alla somministrazione, circoli e associazioni private, distributori automatici di alimenti e bevande di somministrazione. Divieto di consumo di bevande alcoliche nelle aree pubbliche, inclusi giardini e ville aperte al pubblico, oltre che nei mercati.
Sale giochi e bingo potranno restare aperti dalle 8 alle 21.
Acquaroli ha infine rivolto un appello a raggiungere un livello di autodisciplina, essenziale rispetto norme di distanziamento, mascherina, sanificazione dei luoghi, igiene mani e uso oggetti condivisi.