Il week end di Ferragosto è solitamente un tempo di riposo per ricaricare le batterie in vista della ripresa dell’attività a pieno ritmo. Ne abbiamo approfittato per rivolgere alcune domande ai rappresentanti consiliari di minoranza, cercando di approfondire alcuni temi del momento.
Intitoleremo la serie di interviste “Il caffè d’agosto”.
Ecco l’intervento dell’architetto Massimo Panicari, capogruppo del Centrodestra per San Severino.
E’ iniziato il conto alla rovescia per le Regionali: come vede questa tornata elettorale? Qual è la sua posizione?
“Spero in un cambio al vertice del Governo regionale, soprattutto per le inefficienze prodotte alla nostra sanità, ma anche per lo scarso interesse riservato dalla Giunta uscente a tutto il territorio dell’entroterra maceratese. Pertanto il mio sostegno andrà al candidato Francesco Acquaroli”.
Fra meno di un anno si vota anche a San Severino: che ne pensa della situazione su questo fronte?
“Il prossimo anno si andrà alle elezioni comunali, ma fra le varie compagini politiche coinvolte non sembrano affiorare raffinate strategie elettorali. Probabilmente si dovrà metabolizzare il risultato delle Regionali”.
Prima il sisma, poi il Covid: che giudizio si può dare di questi anni di amministrazione cittadina?
“L’Amministrazione Piermattei è stata molto efficiente nella gestione dei sopralluoghi Aedes e Fast, ma oltre al disagio iniziale, attraverso il sisma, ha ricevuto grossi vantaggi. Infatti gli oltre 20 milioni di euro stanziati nel piano triennale delle opere pubbliche, quasi interamente incentrato sul ripristino degli edifici comunali danneggiati dal sisma, ne è la prova lampante. Purtroppo quasi tutti gli interventi di ricostruzione pubblica verranno affidati a una società d’ingegneria interna all’ente e questa discutibile scelta comporterà l’esclusione di gran parte dei professionisti locali. Il Covid ha prodotto un rallentamento dell’attività amministrativa, ma non è certo il virus a declinare il mio giudizio sul quinquennio Piermattei. Il sindaco si è dimostrato estremamente dinamico, ma la sua esuberanza, a volte, ha portato scarsi risultati. A titolo esemplificativo ricordo l’episodio della candidatura a Ospedale unico provinciale del nostro nosocomio locale, fatta dal sindaco sui vari organi di stampa. In quella circostanza, invece di un inutile spot, l’Amministrazione avrebbe dovuto ostacolare la proposta e lottare congiuntamente ai colleghi del circondario per istituire una serie di strutture sanitarie in rete”.
Suoi obiettivi e battaglie politiche personali per il fine-mandato?
“Non dimentichiamo che la bretella San Severino – Tolentino, pur seguita in prima persona dal Consigliere regionale Luigi Zura Puntaroni, è una proposta avviata dall’associazione culturale i Borghi e pertanto, sino a quando l’agognata infrastruttura non verrà compiutamente realizzata, il mio, anzi, il nostro impegno andrà ossessivamente in quella direzione”.
Di recente ha seguito da vicino quali questioni?
“Ultimamente ho seguito l’iter amministrativo sul progetto della nuova centrale idroelettrica che un privato cittadino vorrebbe realizzare in prossimità del Ponte Sant’Antonio, in un’area di proprietà del Comune. Su questo argomento ho delle perplessità tecniche e politiche. Tecniche perché ho constatato un diniego espresso sul progetto, dal Responsabile della Protezione civile, che evidenzia le criticità dell’opera in relazione al manufatto esistente. Con tutta onestà non comprendo come a monte di un simile parere si possa procedere con le successive autorizzazioni. Inoltre ho anche un’altra visione politica, perché tali opportunità, qualora esistenti, andrebbero proposte direttamente dal Pubblico”.