Giovedì 23 luglio, alle ore 21.30, penultimo appuntamento con la rassegna “Una piazza da cinema”, con il film Cena con delitto, di Rian Johnson. Interpreti protagonisti: Daniel Craig, Ana de Armas, Chris Evans, Christopher Plummer, Jamie Lee Curtis, Toni Collette, Don Johnson, Michael Shannon e Katherine Langford.
Dopo aver festeggiato il suo 85esimo compleanno, il ricco e celebre scrittore di romanzi gialli Harlan Thrombey viene trovato morto nella sua camera da letto: sembra essersi suicidato tagliandosi la gola. La polizia comincia ad indagare, servendosi dell’ausilio del celebre detective privato Benoît Blanc. Vengono interrogati tutti i parenti: ognuno di loro ha qualche rancore nei confronti del defunto e, quindi, Benoît si convince, sempre di più, che il suicidio sia falso. L’infermiera personale di Harlan, Marta Cabrera, di origine sudamericana, è la figura centrale della vicenda: esterna e allo stesso tempo interna alla famiglia, è sia una sospettata che “braccio destro” di Benoît per ricavare le informazioni sulle dinamiche familiari dei Thrombey. La storia si intreccerà sempre di più e soltanto alla fine si scoprirà la sorprendente verità su Marta e sui personaggi coinvolti nel tragico evento.
Cena con delitto (Knives Out) è un thriller-giallo di Rian Johnson. Dopo aver diretto il film della saga “Star Wars” Gli ultimi Jedi (2017), esce totalmente dal genere fantascientifico per gettarsi in questo giallo scritto e diretto da lui. Un film serrato, concitato, ben costruito, ricco di dettagli e particolari, tanto nei personaggi quanto negli ambienti: la verità si costruisce nel tempo, con un perfetto ed intricato sistema di incastri e di sorprese. Bravi gli interpreti, soprattutto la “coppia” Benoît-Cabrera. Un po’ Poirot, un po’ Miss Marple: l’atmosfera dei romanzi di Agatha Christie aleggia in ogni aspetto della pellicola, anche nei particolari oggetti presenti nelle stanze della villa. I tanti dettagli donano maggiore densità ai personaggi ed agli eventi che si susseguono. Nulla è ciò che sembra, nessuno è come appare: in questo giallo dalle sfumature divertenti, i confini tra colpevoli ed innocenti sono assai labili. Ma l’inganno può andare avanti fino ad un certo punto: alla fine, l’insospettabile verità viene a galla.
Silvio Gobbi