Intitolare due vie cittadine al maresciallo Sergio Piermanni, eroe dell’Arma dei Carabinieri, e a un fatto militare epico a livello mondiale come la Carica d’Isbuscenskij. E’ la proposta che hanno avanzato al Comune di San Severino il presidente della sezione settempedana dell’Associazione nazionale dei Carabinieri, Decio Bianchi, e il vice presidente vicario dell’Associazione nazionale Arma di Cavalleria (per le province di Macerata e Ascoli), Fabrizio Grandinetti. Come noto, il maresciallo capo dei Carabinieri, Sergio Piermanni, venne ucciso in una sparatoria alla stazione di Civitanova Marche. Era il maggio del 1977. Una banda di criminali era in fuga dopo uno scontro a fuoco con gli uomini dell’Arma; la loro presenza venne scoperta nei pressi della ferrovia dal maresciallo Piermanni che, con grande coraggio, affrontò il conflitto a fuoco assieme al maresciallo Angelo Albanesi. Nella sparatoria persero la vita tre malviventi e lo stesso Piermanni, il quale fu insignito poi della Medaglia d’oro alla memoria. La Carica di Isbuscenskij, invece, risale al 1942 e prende il nome dal piccolo villaggio russo sul fiume Don. Ne fu protagonista il Reggimento “Savoia Cavalleria”, artefice dell’ultima carica della Cavalleria mondiale contro truppe siberiane. Settecento cavalieri, in assetto di carica e con sciabola alla mano, sconfissero il nemico (tre volte superiore) sfidando il fuoco di cannoni e parabellum.