Si apre la settimana dedicata al compatrono San Pacifico

Pubblicato da Redazione in Attualità 22 settembre 2019 1,719 Visite

Martedì 24 settembre ricorre la festa liturgica di San Pacifico, copatrono della città. Al santuario sono previste per quel giorno messe alle 9, alle 11 e alle 18.30. La funzione delle ore 11 sarà presieduta dal cardinale Edoardo Menichelli. Nei giorni successivi – 26, 27 e 28 settembre – è previsto il triduo (con rasario e messa a partire dalle 18) dedicato alle virtù del santo. Quindi, domenica 29 settembre, ci sarà la festa solenne. Alle 11.30 la messa sarà celebrata dal Ministro provinciale dei Frati minori delle Marche, padre Ferdinando Campana; parteciperanno il Gonfalone comunale, le autorità civili e militari, il Coro di Sant’Agostino che, diretto dal M° Morena Rinaldi, animerà la funzione religiosa.

Le altre messe della giornata domenicale ci saranno alle 8, alle 9, alle 10, alle 16 (con il coro “Turdion Ensamble” diretto dal M° Simone Montecchia), alle 17 e alle 18.30.

Pure quest’anno, con la collaborazione del Comitato del rione Settempeda, viene organizzato il pellegrinaggio a piedi che porterà i fedeli dall’edicola di San Pacifico – presente nella zona verde d’ingresso al quartiere – fino al santuario: l’arrivo è atteso alle 8 del mattino e ad accogliere i pellegrini ci sarà il vescovo emerito di Fabriano, mons. Giancarlo Vecerrica, il quale presiederà poi la messa prevista per quell’ora.

Il pellegrinaggio, guidato dalla Confraternita del Corpus Domini e dalle altre Confraternite con il diacono Mario Borioni, partirà dal rione Settempeda alle ore 6.15.

Nel corso della festa sarà aperta una ricca pesca di beneficenza (giovedì, venerdì e sabato dalle ore 17; domenica per l’intera giornata). Inoltre, sabato pomeriggio e domenica funzionerà uno stand gastronomico. Infine, la società Contram garantirà un bus navetta nella giornata di domenica per il collegamento con la città.

Come noto, la chiesa del santuario è chiusa a causa del terremoto. Le messe vengono celebrate in una stanzia ampia che si trova sul retro del complesso conventuale, mentre l’urna del santo è stata collocata nell’edificio vicino che un tempo ospitava la foresteria.