L’architetto Luca Maria Cristini interviene sulla questione della bretella “San Severino – Tolentino”. Ecco la sua nota.
Confesso che ho avuto subito e ancora resta in me il dubbio che l’annuncio a un anno dalle elezioni regionali che il governo abbia stanziato cento milioni di euro possa essere un po’ sospetto, se non altro nei tempi, ma voglio spezzare una lancia a favore della ineludibile necessità di realizzare un collegamento agevole all’altezza delle due città di mezza valle. La scelta politica di avere una viabilità veloce sulla valle del Chienti lo rende indispensabile, ferma restando la necessità di completare quel traforo, dal costo risibile rispetto a tutto il resto, che da Fiuminata a Nocera darebbe un po’ di respiro all’ormai dimenticata alta valle del Potenza. Il tutto – seppellite quelle asce di guerra che hanno caratterizzato il dibattito negli ultimi vent’anni – in un quadro di fondamentale riequilibrio infrastrutturale del territorio che è alla base di un suo armonico sviluppo.
Quello che mi ha stupito, dopo l’annuncio, è la presa di posizione contraria di alcuni.
Lo slogan “Come sprecare 100 milioni di euro per risparmiare 3 minuti di strada!” è vacuo prima di tutto per questioni di sicurezza: la strada attuale è pericolosissima! Basta vedere le statistiche degli incidenti. In secondo luogo lo è perché per un camion carico di merci il fattore altimetrico è determinante: poter abbassare la quota di valico significa economia di carburante e di freni per la discesa. Ovviamente ciò rende più fluido e sicuro i traffico di auto che inevitabilmente viene rallentato in lunghe file. In terzo luogo, elude la considerazione che la strada attuale termina dentro l’abitato a Tolentino, in un punto di traffico nevralgico. I tre minuti sono di certo sottostimati e non tengono conto degli altri fattori in gioco. E primo fra tutti non tiene conto del fatto che la sanità regionale ha stabilito la realizzazione di un ospedale provinciale a Piediripa e un collegamento veloce tra la val di Chienti e quella del Potenza sarà di vitale, e sottolineo vitale, importanza per i molti che vivono nei Comuni dell’alta valle del Potenza (Sefro, Fiuminata, Pioraco, Castelraimondo).
Aggiungo, solo per disarmare la superficialità di un’altra delle criticità poste contro la realizzazione della bretella, un’ulteriore considerazione.
Qualcuno dice che con la realizzazione di un tunnel, sotto il quartiere Buozzi di Tolentino, le fondazioni di alcune abitazioni potrebbero risentire delle sollecitazioni del terreno. Questo, però, presenterà più o meno le stesse problematiche che nelle migliaia di città con la metropolitana sono già state affrontate e risolte. Quanto all’opportunità del tracciato scelto rispetto agli altri evidentemente ipotizzati non mi posso pronunciare perché non conosco le alternative.
Il circolo “il Grillo di Legambiente” di San Severino, cui mi onoro di appartenere, nell’assemblea del 16 luglio scorso ha votato una mozione a favore della costruzione dell’intervalliva Potenza-Chienti, ferma restando la necessità di trovare il miglior tracciato in termini di impatto ambientale e in termini di analisi costi-benefici, includendo ovviamente tra i costi anche quelli del ‘sacrificio’ ambientale. Questa mozione è stata già inviata a Legambiente Marche.
L’equazione dei “tre minuti”, ovvero ogni minuto di risparmio equivale a un costo 33 milioni, è dunque a dir poco risibile. La sicurezza della vita umana non ha costo!
Luca Maria Cristini