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Da sinistra: Tapanelli, Felicioli, Cicconi
Da sinistra: Tapanelli, Felicioli, Cicconi

Il 26 maggio al voto pure 8 Comuni dell’Unione montana

Il prossimo 26 maggio si vota per il Parlamento europeo e in 38 Comuni della provincia di Macerata anche per l’elezione di sindaco e consiglio comunale. Per quanto riguarda i centri dell’Unione montana di San Severino vanno al voto i cittadini di Apiro, Cingoli, Poggio San Vicino, Treia, Matelica, Sefro, Fiuminata e Pioraco.

Non sono chiamati alle urne invece i residenti di Castelraimondo, Gagliole, Esanatoglia e San Severino.

Dunque, per l’Unione montana è un passaggio elettorale importante. L’attuale presidente dell’Ente, Matteo Cicconi, è l’unico candidato alla carica di  sindaco nel Comune di Pioraco, così come il dottor Vincenzo Felicioli, già vicesindaco settempedano al fianco di Cesare Martini, si presenta nella “sua” Fiuminata alla guida di una lista unica.

Nella vicina Sefro, invece, sono due i candidati sindaci: Giovanni Paladini e Pietro Tapanelli, il quale, avvocato, è da tempo vice segretario del Comune di San Severino.

Negli altri paesi del territorio c’è una corsa a due a Poggio San Vicino fra Sara Simoncini (Insieme per Poggio) e Michele Rizzo (L’altra Italia); ad Apiro fra l’uscente Ubaldo Scuppa e il rientrante Settimio Novelli; a Matelica fra l’attuale sindaco Alessandro Delpriori e Massimo Baldini.

Infine, i candidati sindaci sono tre sia a Treia che a Cingoli. Nel Comune cingolano troviamo Raffaele Consalvi (Uniti per Cingoli), Francesco Pacetti (Centrodestra per Cingoli) e Michele Vittori (Centrodestra civico). A Treia invece ci sono Franco Capponi (Treia 2030), Vittorio Sampaolo (Prima Treia) e Massimo Medei (Treia Democratica).

Il Settempedano darà conto dei risultati di questi centri perché di sicuro interesse anche per San Severino, sia a livello amministrativo in seno all’Unione montana che ha sede in viale Mazzini, sia per i temi legati al territorio che molti candidati hanno già messo nella loro agenda elettorale, come ad esempio la difesa e valorizzazione dell’ospedale settempedano.

Proponiamo, in tal senso, una lettera aperta dell’avvocato Pietro Tapanelli, disponibili a ospitare altri interventi che, in qualche modo, trattino argomenti importanti per il futuro di San Severino e del nostro entroterra.

La mia candidatura – scrive Tapanelli – nasce dalla passione per la politica e dall’amore per la montagna. Mio padre è di Sefro. Sono cresciuto in questa terra e ho scelto di farvi crescere la mia famiglia. Ho 38 anni e sono ormai quasi 15 anni che lotto politicamente per l’entroterra affinché queste bellissime zone, dove ho scelto di vivere, non vengano dimenticate da tutti. Sicuramente il lavoro che faccio, sono Vicesegretario generale del Comune di San Severino Marche, sarà di grande aiuto: conosco la macchina comunale e ho già chiaro dove andremo ad intervenire. Parlo al plurale perché il Sindaco è come un allenatore. Senza una grande squadra non si va da nessuna parte: dipendenti ed amministratori andranno di pari passo verso l’obiettivo della tutela e dello sviluppo dell’entroterra. La politica, quella sovracomunale, sta abbandonando in maniera preoccupante le nostre terre. Tutto va verso la costa e la montagna è lasciata all’abbandono più completo. La mia priorità sarà proprio questa: combattere questo preoccupante abbandono e lo spopolamento dell’entroterra. Punto di partenza: Sefro, Sorti ed Agolla.
I piccoli comuni sono l’essenza della montagna. La linfa vitale. Devono collaborare e unire le forze per sfruttare al massimo le rispettive potenzialità perché da soli non si va da nessuna parte. Occorrono politiche di lungo periodo perché il tirare a campare non funziona più.
Abbiamo messo in piedi una squadra dinamica ed esperta, con validi professionisti che rappresentano, ognuno nel suo campo, l’eccellenza di Sefro e non solo. Un gruppo di uomini e di donne affiatati che vogliono impegnarsi per un territorio che deve andare oltre i confini comunali e superare i vecchi campanilismi. Rimetteremo al centro dell’agenda politica il cittadino che dovrà essere informato e dovrà essere tutelato. Sia che abiti a Sefro, a Sorti o ad Agolla, avrà lo stesso trattamento. Tuteleremo il capoluogo e le frazioni alla stessa maniera. Punteremo su agricoltura, turismo, sport e cultura. Favoriremo l’insediamento di nuove realtà produttive e l’ampliamento di quelle esistenti. Non lasceremo indietro i piccoli commercianti che lottano ogni giorno con le difficoltà dello spopolamento e della tassazione elevata. Priorità sarà data alla sanità. Le nostre zone sono ampiamente interessate dall’invecchiamento della popolazione. La sanità deve essere un punto fondamentale. In tutti i tavoli istituzionali daremo battaglia per la tutela degli ospedali di San Severino Marche e Camerino, essenziali per tutto il territorio montano e sempre più messi in difficoltà da politiche sanitarie scellerate. Abbiamo già in mente di attuare subito interventi significativi. Istituiremo due assessorati importanti. Il primo con delega ai rapporti con l’Università di Camerino e l’Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche: due realtà fondamentali per tutto l’entroterra che necessitano di un canale politico dedicato e privilegiato. Il secondo sarà l’assessorato alla ricostruzione post sisma. La ricostruzione è tema specifico e complesso. Abbiamo l’opportunità di avere in lista anche un tecnico, il quale lavora nell’ufficio sisma di un comune vicino, che è in grado di mettere subito a frutto la sua grande esperienza in materia di ricostruzione. Manterremo ovviamente anche cosa è stato fatto di buono dalla precedente amministrazione. Ad esempio lasceremo a disposizione della comunità l’indennità di sindaco ed investiremo sul turismo sportivo. Dalle due alle quattro ruote, alla sentieristica, passando per gli sport più tradizionali e potenziando gli impianti sportivi esistenti.
Abbiamo molte idee realizzabili e concrete. Siamo un piccolo comune, ma che può e deve fare grandi cose.

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