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Borioni, autore del gol partita
Jacopo Borioni

Jacopo Borioni è un “ariete” della capolista Settempeda

Una Settempeda lanciatissima e capolista solitaria nel prossimo turno, il nono, potrà controllare quello che faranno i rivali visto il sabato di riposo. I biancorossi, infatti, saranno impegnati nel posticipo domenicale (18 novembre) in quel di Sefro e per una volta potranno andare in campo conoscendo i risultati degli altri. Potrebbe rappresentare un fattore importante, ma è certo che la Settempeda pensa a se stessa e a fare il proprio dovere e anche contro la Sefrense l’obiettivo sarà proseguire la marcia a suon di vittorie. Non sarà semplice, perché da sempre questa è una trasferta delicata e difficile in un campo che mette sempre in difficoltà per le caratteristiche dei locali, per le piccole dimensioni e per la situazione del terreno di gioco (basti ricordare il 2-2 della scorsa stagione in mezzo al fango). Tuttavia la squadra di Ruggeri sembra in grado di aggirare gli ostacoli e il momento positivo potrà aiutare. Una grossa mano potrà darla il reparto d’attacco, il migliore in assoluto del girone (27 centri), che sta girando al massimo.

Qualità e tecnica sono le principali qualità degli attaccanti della Settempeda che stanno, a turno, andando a segno con regolarità impressionante. Fra questi citiamo Lorenzo Rocci, capocannoniere del campionato (12 gol con una quaterna e due triplette), Simone Marasca, il più recente protagonista grazie al gol vittoria sull’Elfa di sabato scorso nel giorno del rientro dall’infortunio e Jacopo Borioni (4 reti per lui). L’ex Camerino è stato l’ultimo “colpo” del mercato estivo e, dopo un inizio in sordina per via del ritardo di preparazione, Borioni è esploso diventando una pedina fondamentale e un indiscusso punto di forza.

“Finalmente ho raggiunto la forma migliore e oggi mi sento bene. Il periodo di ambientamento si è concluso e ora sono pienamente inserito in un gruppo ottimo e di qualità. Sono rimasto sorpreso dalla velocità con la quale mi sono adattato alla categoria, perché credevo mi ci volesse più tempo. Invece devo dire che ho fatto in fretta e le cose stanno andando nel modo auspicato e sono molto contento di poter aiutare la squadra a raccogliere risultati importanti”.

Così Jacopo Borioni racconta il suo inserimento nella Settempeda dove sta giocando in un ruolo per lui nuovo.

“E’ vero, mister Ruggeri mi ha provato come prima punta e per me è stata una novità assoluta. L’anno scorso avevo avanzato la mia posizione (seconda punta o trequartista), ma come centravanti non avevo mai giocato. Devo riconoscere che il ruolo mi piace tanto e mi ci trovo a meraviglia. Ovvio che debba migliorare e per questo lavoro per crescere ancora, ma tutto sta funzionando e i compagni di reparto sono molto bravi e così diventa facile capirsi e essere in sintonia”.

Jacopo, è una Settempeda che fa risultati e gioca molto bene…

“Siamo una squadra propositiva e votata all’attacco. Il reparto è tra i migliori e non solo del nostro girone. Siamo riusciti a trovare l’assetto ideale e i risultati lo testimoniano. Mister Ruggeri punta sulla manovra palla a terra e noi eseguiamo quello che ci chiede e credo che fino ad ora lo stiamo facendo molto bene”.

Settempeda che mostra tante cose belle, ma dove si deve migliorare?

“A livello di gioco nessuno ci è alla pari e siamo stati superiori a tutti. Poche volte siamo andati in difficoltà e la squadra ha fatto sempre la partita gestendo ritmi e manovra. A parte Belforte, che è un caso un po’ particolare, le altre volte abbiamo dominato. Cosa c’è da migliorare? Per me l’aspetto su cui bisogna lavorare è quello di evitare, dentro la stessa partita, di calare di attenzione e di “fermarci”. Qualche volta ci è capitato, ma è anche vero che per lo più è accaduto quando eravamo in gestione di un ampio vantaggio, per cui è una cosa che ci può anche stare”.

Siete in testa da soli…

“Siamo riusciti a sganciarci dalle altre e ora siamo in vetta. Credo che il primo posto sia meritato per quanto abbiamo mostrato, ma manca ancora tanto e dobbiamo ragionare una partita alla volta”.

Roberto Pellegrino

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