Lavorano giorno e notte, praticamente senza soste, i volontari del gruppo comunale di Protezione civile di San Severino che hanno raggiunto, assieme alla colonna mobile partita dalle Marche, i centri del nord est martoriati da una violentissima ondata di maltempo che non sembra lasciare tregua a una popolazione ormai allo stremo.
“Continua incessantemente a piovere”, spiega Dino Marinelli, coordinatore dei volontari del gruppo comunale di Protezione civile che guida la squadra di tre componenti salita in Veneto per portare i primi soccorsi a bordo di un furgone, su cui è stata agganciata un’idrovora messa in azione per liberare dall’acqua scantinati e garage. “Il problema più grande, però, è rappresentato da frane e fango – spiega Marinelli – perché le prime rischiano di cancellare interi paesi. Da diverse ore stiamo presidiando, con i Vigili del fuoco e le forze impegnate in loco, un movimento franoso di diverse centinaia di metri che sta interessando il Comune di Perarolo di Cadore. L’allerta è massima, sono stati montati anche dei sensori per dare subito l’allarme alla popolazione ed evacuare, in caso di necessità, anche altri abitati”.
Diretti come prima destinazione all’aeroporto di Belluno, i volontari settempedani sono stati subito dislocati in alcuni centri più periferici dove l’ondata di maltempo ha provocato tantissimi danni anche ad alcune attività.
“Con la nostra torre faro abbiamo illuminato diverse zone che presentavano pericoli permettendo così a chi operava con ruspe ed escavatori di liberare dalla terra veri e propri corsi d’acqua che si sono formati a causa della pioggia”.
La squadra, se la pioggia dovesse ancora continuare, non potrà fare rientro a casa prima di sabato. Ci si sta già organizzando per dare un cambio, qualora ve ne fosse necessità, ai volontari attualmente impegnati in Veneto.