Hanno rotto, poco dopo le due del mattino, la chiave che aziona il cancello scorrevole di accesso all’azienda, facendo fuoriuscire i fili che, per successivo contatto, ne hanno azionato l’apertura. Sono entrati indisturbati dopo aver girato la telecamera le cui immagini avrebbero potuto essere utilissime per l’eventuale riconoscimento degli autori del colpo, si sono introdotti nel piazzale della ditta di via Torricelli, sita nella zona industriale della frazione Taccoli. Dopodiché, avvolti nelle tenebre della notte, hanno potuto agire indisturbati, anche perché il metronotte aveva controllato la zona solo qualche minuto prima. Successivamente hanno estratto il carburante da due dei cinque furgoni frigo parcheggiati all’interno del recinto e si sono messi alla guida degli altri tre, che contenevano carne e merci lavorate per un valore complessivo di 50.000 euro, già pronte per la consegna. Hanno infine manomesso il motorino che consente la chiusura del cancello carraio automatico, che si è richiuso alle loro spalle. Il bottino del colpo ai danni della “Lavorcarni srl”, fiorente azienda che conta una cinquantina di dipendenti, specializzata nella vendita nelle zone di Osimo, Ancona e fino a Giulianova di carne fresca bovina, ovina e suina, nonché di carne di pollo, oca, anatra, tacchino e faraona, ma anche di carne, pesce, frutta e verdura surgelati, ha fruttato ai malviventi un totale di 120.000 euro, dato che il valore dei tre furgoni Mercedes sottratti si aggira sui 70.000 euro. I dipendenti della ditta del patròn Aldo Pasquarella, indimenticato asso del motocross settempedano, non si sono accorti di nulla nel recarsi al lavoro. Solo quando un autista di un furgone frigo carico di merce per la consegna, alle 6.30 di stamattina, si è recato a prendere il mezzo che avrebbe dovuto guidare, ha scoperto che non c’era più. L’unico furgone carico di carne e con il pieno di gasolio è stato quello di un autista che, giunto in ditta tardi ieri sera, ha preferito parcheggiarlo davanti alla sua abitazione per la notte. Allertati i carabinieri, sono quindi giunti alla Lavorcarni i militi del Norm, il nucleo operativo e radiomobile, che hanno effettuato i rilievi. Probabile che ad effettuare il furto sia stata una banda di professionisti del crimine che ha curato ogni particolare per colpire a botta sicura. La ditta, già provata in passato dall’incendio per cause accidentali del nuovo capannone dove si trova attualmente, può comunque contare su una copertura assicurativa dei mezzi rubati.
Luca Muscolini