Dai fuochi d’artificio per la vittoria del Barcellona di due anni orsono alle scommesse taumaturgiche, quelle con proprietà miracolose… Ci ha rimesso diverse banconote di tasca propria, ma “ne è valsa la pena”. Graziano Borgiani, testimone diretto delle 8 finali di Champions milaniste dell’era berlusconiana, punto di riferimento del tifo rossonero settempedano alla Borgiani’s Hut che dal 10 giugno abbandonerà per il Borgiani’s Point della vicina via della Libertà (non più quotidiani, ma solo noleggio automezzi, assicurazioni veicoli, soft air, giocattoli e gli immancabili prodotti ufficiali delle tre maggiori squadre italiane), stavolta ha agito da psicologo. Dando seguito ai consigli di amici che temevano che la sua pur forte fibra cedesse, sotto i colpi dei sostenitori della Vecchia Signora che sembravano destinati al successo anche a Cardiff, si è impegnato in una serie di scommesse pro-Juve per esorcizzare la vis pugnandi bianconera. Dalla prima puntata, quando la vittoria della Champions della Juve era data a 21 (scommettendo 100 euro ne avrebbe vinti 2.100), il poliedrico Borgiani ha continuato a investire sul successo dei rivali che, se avessero prevalso contro il Real Madrid, avrebbero portato nelle sue tasche una cifra sostanziosa. “L’obiettivo era chiaro – spiega Borgiani -, nel caso di vittoria dei bianconeri, il mio incubo dal punto di vista sportivo, avrei sventolato in faccia ai tifosi juventini che mi avessero fatto visita per i classici sfottò le fotocopie delle ricevute vincenti. Insomma, avrei perso sul campo nel tifare Real, ma ci avrei guadagnato dal punto di vista economico proprio grazie alle performance dei miei nemici sportivi. Una sorta di diabolico contrappasso dantesco”. Alla fine i soldi non sono arrivati, ma il settempedano è contento lo stesso. “Quella cifra non mi avrebbe cambiato la vita, mentre la sconfitta della Juve mi consente di trascorrere un’estate serena”.
L. M.