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L'ing. Spuri e il sindaco Piermattei

Sopralluoghi finiti: 1.457 case inagibili con schede Fast

“Abbiamo ultimato le 6.800 richieste di sopralluogo che ci sono pervenute e provveduto ad ordinare 100 Sae, Sistemazioni abitative d’emergenza. Poiché abbiamo registrato 1.457 schede Fast con esiti di inutilizzabilità dell’abitazione, chiedo ai cittadini di ricorrere quanto prima a tecnici privati per compilare le Aedes. Saremo poi più precisi nella richiesta di casette di legno”. Il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, intervenuta ieri mattina all’ex Cinema Italia con il direttore dell’Ufficio speciale per la ricostruzione, l’ingegner Cesare Spuri, è soddisfatta dell’efficienza della risposta all’emergenza sisma ma invita a non abbassare la guardia. “Da parte nostra – ha aggiunto – ce la mettiamo tutta per offrire il massimo appoggio ai concittadini. Abbiamo già individuato tre aree possibili di lottizzazione per le casette di legno per coloro che non hanno trovato la soluzione dell’autonoma sistemazione ed in breve inizieranno i lavori per stendere i basamenti, ma dovranno essere i privati, ora, a farci pervenire le schede Aedes. Non voglio che il mio mandato si esaurisca nell’emergenza terremoto… Rimaniamo a completa disposizione dei concittadini per tutte le delucidazioni possibili. Dobbiamo procedere tutti insieme – ha concluso con un appello il sindaco Piermattei – perché uniti possiamo farcela a sconfiggere l’incubo terremoto”. Pubblico folto e attento all’esposizione ancora una volta chiara ed esauriente dell’ing. Spuri, che ha illustrato la fase post Fast. “Innanzi tutto – ha precisato Spuri – il sindaco deve essere sicuro sul numero esatto di casette da richiedere, perché il loro costo si aggira sui 100.000 euro. Per tale motivo prima saranno eseguite le perizie giurate con le Aedes e prima si potrà partire con la fase successiva”. Cioè l’assegnazione delle Sae, “che non sono tuttavia – ha sottolineato Spuri -, come già detto in altre occasioni, la soluzione migliore dato che costano molto e dovranno essere dismesse a distanza di anni, per cui è meglio acquistare da parte dello Stato appartamenti in affitto già disponibili da utilizzare in futuro per altre emergenze”. In ogni caso, dopo la stima esatta delle casette da richiedere, “sarà necessario scegliere l’area per le Sae con il supporto dei geologi e “umanizzarle” con strutture vicine come bar, tabaccherie, centri di svago, chiese, per non farle scadere ad aree dormitorio. Il “pacchetto” completo dovrà essere proposto al consorzio Arcale, che fornirà in 5 giorni la planimetria dell’area, dopodiché il Comune valuterà con celerità il progetto da avanzare all’Erap che appalterà i lavori dopo una gara a cui potranno partecipare al massimo cinque ditte”.

Luca Muscolini

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