Le opposizioni:”Granata si dimetta da presidente”

“L’art. 54 della Costituzione italiana afferma: “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini a cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore”; l’art. 5 del Regolamento che disciplina lo svolgimento del Consiglio comunale e, in particolare, i seguenti commi recitano: “Il presidente rappresenta l’intero Consiglio comunale, ne tutela la dignità del ruolo e ne assicura l’esercizio delle funzioni. Nell’esercizio delle sue funzioni il presidente si ispira a criteri di imparzialità, intervenendo a
difesa delle prerogative del Consiglio e dei singoli consiglieri”.

E’ questa la premessa della mozione con cui le opposizioni chiedono, tutte insieme, le dimissioni del consigliere comunale Alessandro Granata dall’incarico di Presidente del Consiglio. Perché questo? In sintesi: Granata, dopo il terremoto, ha istallato un container nei pressi della propria abitazione, senza un regolare atto autorizzativo, tanto che il responsabile dell’Urbanistica del Comune ha avviato un apposito procedimento amministrativo volto ad accertare l’irregolarità. A ciò si aggiunge il fatto che lo stesso Granata ha poi votato contro una mozione consiliare che la minoranza aveva presentato in Consiglio per la localizzazione temporanea di strutture prefabbricate in proprietà private. Successivamente, spiegando il suo voto in aula, il consigliere comunale sottolineava pubblicamente – attraverso un’intervista – che aveva detto “no” a quella mozione non perché
fosse contrario, ma perché non si poteva approvare. “La proposta era condivisa da tutta la maggioranza – sono state le sue parole – ma la legge non permette di approvare quanto richiesto”.
Da qui il passo ulteriore delle minoranze: “Granata deve dimettersi da presidente del Consiglio comunale”.

In particolare, nella mozione di sfiducia i rappresentanti delle opposizioni chiedono che “il Consiglio comunale inviti il presidente del Consiglio comunale, Granata, a fare una valutazione della propria posizione, del tutto contraria a quelli che sono i principi che dovrebbero contraddistinguere il buon amministratore e in completa antitesi in relazione ai comportamenti dei concittadini che rispettano le leggi e ne seguono i dettami. In conseguenza di ciò invitiamo il consigliere a rassegnare le dimissioni dalla presidenza del Consiglio comunale della nostra città”.

La vicenda verrà discussa nella prossima seduta consiliare convocata per il primo pomeriggio di lunedì 27 febbraio nella sala Italia.