Riceviamo e pubblichiamo dalla Casa di riposo “Lazzarelli”.
“L’Asp Lazzarelli è un’istituzione ricca di storia e di tradizione, ma è comunque perfettamente radicata nel tessuto sociale settempedano che ne riconosce l’importanza e contribuisce attraverso una molteplicità di interventi, sia strutturati che estemporanei, alla sua valorizzazione e alla sua crescita. Dal mio insediamento, ho avuto la possibilità di verificare direttamente l’affetto che tante persone nutrono nei confronti della nostra struttura attraverso piccoli e grandi gesti. Tanti sono i volontari che autonomamente o iscritti ad associazioni ci supportano nel nostro lavoro. La loro presenza è diventata familiare e importante per gli ospiti perché rappresentano un ponte con l’esterno soprattutto per quelle persone che si trovano nell’impossibilità di uscire. Per questo possiamo definirci una grande famiglia che cresce e si arricchisce quotidianamente delle esperienze, della creatività, dell’umanità di vecchi e nuovi amici.
Dei nuovi, mi piace citare la signora Ginevra Fiori che, pure in una situazione di disagio, ha voluto donare alla nostra struttura alcuni suoi quadri, raffiguranti paesaggi, momenti di vita, fanciulle sospese in scenari onirici per abbellire le camere e i corridoi. Come non ricordare poi la divertentissima performance della Andrea’s band che, in collaborazione con i ragazzi della Croce rossa, ha offerto ai nostri ospiti momenti di assoluto divertimento.
Tra i vecchi amici è doveroso menzionare la Banda Adriani diretta dal maestro Vanni Belfiore, Barbara e Maurizio, il coro dell’Uteam che, come da tradizione, ha chiuso il programma del cartellone natalizio con un concerto a cappella spaziando dalla classicissima e apprezzatissima “Mamma” fino al “Va pensiero” di Verdi e all’Inno della gioia di Beethoven. Quelle che ho appena ricordato sono solo alcune delle tante collaborazioni di cui beneficia annualmente la nostra struttura. Esse rappresentano un’opportunità e una valorizzazione dell’offerta del servizio di accompagnamento, di intrattenimento relazionale e sociale per la nostra utenza, ma al tempo stesso credo siano la conferma che stiamo lavorando nella giusta direzione.
La gente apprezza il nostro operato e cerca di supportarlo mettendo a disposizione la sua originale capacità. Ne scaturisce un’unità di intenti fondamentale tra le attività istituzionali e gli interventi esterni che possono aiutare gli ospiti a riappropriarsi del loro vissuto e soprattutto a sentirsi protagonisti attivi della loro quotidianità. Il racconto di queste esperienze di viaggio è impresso negli occhi e nella mente dei nostri ospiti. Da loro, da me e dai miei collaboratori, un grazie di cuore.
La presidente Teresa Traversa“.