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Mafalda Minnozzi in sala di incisione a New York
Mafalda Minnozzi in sala di incisione a New York

Mafalda incide a Manhattan, ma pensa alla sua città

“Mi sento come se mi avessero tagliato in due, ho il cuore che mi scoppia e lo stomaco in subbuglio per tanto dolore. La nostra terra continua a tremare e scuotere case e persone, scuole e ospedali, culle e palcoscenici. Io qui, a Manhattan, inerte, che devo entrare in studio per registrare e correre sempre dietro questo sogno immenso di serenità e speranza per me e per gli altri perché è questa la mia missione. La nostra San Severino bella e fiera piange per sé e per gli altri che la circondano e piange Amatrice impaurita e esausta e, insieme, tremano e piangono centinaia e centinaia di famiglie con il dubbio più disumano che si possa avere: ancora per quanto?”.
Con queste parole, pubblicate sulla propria pagina Facebook, l’ambasciatrice della canzone italiana in Brasile, Mafalda Minnozzi, artista cresciuta a San Severino, città dalla quale non si è mai voluta separare e dove torna spesso visto che qui vivono sua mamma ma anche molti parenti, ha voluto far sentire la propria vicinanza a tutti i settempedani.
“Io ero lì ad ottobre – ricorda Mafalda che per l’occasione aveva voluto anche incontrare il sindaco Rosa Piermattei – e ho fatto quello che ho potuto con tutte le mie forze. Tutti sono stati con me solidali e amorevoli, ci siamo tutti voluti molto ma molto bene. Questo che ci siamo detti con il mio compagno, Marco Bisconti, con gli occhi pieni di lacrime. Nonostante il dramma ho dovuto aprire la porta e sono dovuta entrare in studio e ho dovuto provare a cantare. La vita continua, mi sono detta – spiega su Facebook Mafalda, prima di lanciare un appello -. Cerchiamo di dare ognuno di noi il meglio in questa situazione”.

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