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Home | Cronaca | Richiesti 4mila sopralluoghi. Pure il centro storico è “ko”
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Sopralluoghi nel centro storico
Sopralluoghi nel centro storico (foto d'archivio)

Richiesti 4mila sopralluoghi. Pure il centro storico è “ko”

Pubblicato da Mauro Grespini in Cronaca 1,600 Visite

Il Comune, grazie anche alla collaborazione dei verificatori della Protezione civile regionale e nazionale, del personale messo a disposizione dalla Regione Emilia Romagna e dei tanti tecnici volontari, ha avviato la ricognizione a tappeto in diverse zone della città per la verifica degli effetti del sisma del 30 ottobre scorso. “L’indagine, che viene svolta in modo massivo grazie a diverse squadre Fast e Aedes – spiega il sindaco Rosa Piermatti – sta delineando uno scenario che non ci aspettavamo e dal quale emerge un dato su tutti: solo il 42% dei 211 edifici esaminati in tre giorni è risultato agibile. Finora credevamo che il terremoto avesse risparmiato il centro storico e, invece, le verifiche ci stanno dicendo l’esatto contrario”.
Il lavoro dei tecnici è molto articolato ed è suddiviso per macrogruppi di attività. Due le fasi dell’organizzazione: la prima mira a certificare quelli che sono gli edifici agibili, la seconda ad approfondire lo studio delle strutture non agibili e a rilevare il grado di danno per avviare, poi, le misure conseguenti.
“Per i fabbricati che risultano non agibili, l’ultima fase – spiega l’ingegner Enrico Altran, coordinatore delle attività tecniche verso i clienti e quelle di ingegneria sui servizi a rete della società di servizi pubblici locali per le province di Trieste, Gorizia, Udine e Padova – si conclude con l’emissione di un’ordinanza da parte del sindaco. Spesso si tratta di un’ordinanza di sgombero o, se vi è necessità, anche di immediata messa in sicurezza dell’edificio. Questa è una tappa fondamentale per i rimborsi ma anche per avviare tutto il sistema degli aiuti, a partire dai contributi per l’autonoma sistemazione o l’accoglienza in alberghi e in altre strutture”.
Le prime zone della città interessate dai sopralluoghi dei tecnici sono state quelle del centro storico, del rione Di Contro e, nelle ultime ore, del quartiere Settempeda. Seguiranno l’area del Glorioso e il quartiere Scaloni. Intanto si è già all’opera per pianificare le verifiche nelle frazioni.
“Al Comune sono state presentate quasi 4 mila domande di verifica di agibilità – spiega ancora il sindaco -. Grazie all’aiuto che ci è stato messo a disposizione dal servizio nazionale di Protezione civile, con l’invio di un supporto tecnico e logistico dalla Regione Emilia Romagna e, ancora prima, dalla Regione Marche, siamo riusciti ad organizzare un lavoro che è realmente immane. Dopo lo svolgimento di questa prima ricognizione andranno raccolti i risultati e, successivamente, dovranno essere pianificate le azioni per la messa in sicurezza degli edifici. A queste seguirà, ovviamente, la ricostruzione vera e propria”.
Il Comune comunica infine che a breve verranno elaborate le prime dichiarazioni di agibilità degli edifici. I richiedenti saranno contattati da personale tecnico e di segreteria e invitati a ritirare le stesse presso l’ufficio della Polizia municipale.

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Centro storico 2016-11-22
+Mauro Grespini
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