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Una Ferrari alla "Due giorni del Conero"
Una Ferrari alla "Due giorni del Conero"

Auto storiche: in archivio la 21^ “Due giorni del Conero”

Quindici esemplari di auto storiche, otto delle quali con la caratteristica guida a destra, presentate dal tenente colonnello Roberto Visintin e dalla graziosa capitano Ramona Garretta, che hanno permesso di riavvolgere il nastro dai primi del Novecento alla seconda metà del secolo scorso; abbinamento con circostanziato parallelismo con i velivoli costruiti negli stessi anni delle quattro ruote a motore; interessanti approfondimenti su esaltanti avvenimenti che hanno visto protagonista l’Aeronautica italiana. Oltre alla consueta visita che ha solleticato i palati per i gusti doc, nella mattinata domenicale, alla cantina “La Calcinara” di Candia. Tutto ciò è stata la 21^ edizione della Due Giorni del Conero che quest’anno ha indossato il vestito di gala per la coincidenza con il 40° anniversario della Fondazione del Caem, il Circolo automotoveicoli d’epoca marchigiano presieduto da Pietro Caglini, sempre fucina di idee per un settore, quello delle auto e moto d’epoca, che conserva intatto il fascino, il quale sembra pronto a passare il testimone. Ma andiamo con ordine. Nella giornata inaugurale di sabato primo ottobre l’esercito delle oltre sessanta auto d’epoca degli appassionati delle cinque province marchigiane, a cui si sono uniti amici da fuori regione ormai immancabili, come ad esempio il driver bolognese Gianfranco Rubini che ha condotto nelle Marche mezzi suggestivi come, nella 19^ edizione, una Rolls Royce 20/25 Sport del ’34, si è messo in marcia dalla base logistica dell’Hotel “Il Giardino” di Numana. Ambita tappa pomeridiana l’Aeronautica militare, Centro di formazione Aviation English, di via San Giovanni Bosco di Loreto, dove, con il supporto del Caem, in primis di Roberto Carlorosi, ed in collaborazione con lo Stato maggiore dell’Aeronautica, 5° Reparto comunicazione, ed il Comaer, Comando Aeronautica militare Roma, ha avuto inizio quello che è stato definito e confermato come il primo avvenimento di tal genere in Italia. Oltre che i bolidi di un tempo, gli amanti dei motori d’epoca hanno infatti potuto ammirare negli ampi spazi dell’Aeronautica lauretana un abbinamento d’eccezione. Esemplari particolari sulle quattro ruote, infatti, hanno sfilato simbolicamente “a braccetto” con gli aerei di allora, suddivisi per anno di costruzione, in una passerella da noblesse oblige. Si è vissuto un pomeriggio a… tutto rombo, con le intriganti ammiraglie di terra e di aria. La manifestazione del Caem è rientrata infatti nel pomeriggio speciale proposto dall’Aeronautica di Loreto, denominato “Aeromobili e automobili, Tecnologia evolutiva del 1900”, un approfondimento evolutivo motoristico e aerodinamico nel settore aeronautico e automobilistico dagli inizi del 1900 agli anni ’70, che ha visto impegnati quattro oratori d’eccezione. Il colonnello Stefano Gensini, comandante dell’Aeronautica militare di Loreto e Centro di formazione Aviation English, dopo aver fatto gli onori di casa, ha parlato delle “Marche e il volo”, ricordando l’impresa di Giulio Laureati, l’aviatore italiano protagonista durante la Prima Guerra mondiale del celebre raid Torino-Londra, compiuto senza scali nel tempo record di 7 ore e 22 minuti. “L’iniziativa proposta in collaborazione con il Caem – ha commentato il comandante Gensini – è stata di grande valenza e, perché no, potrebbe essere riproposta anche in futuro”. Il presidente della commissione tecnica auto dell’Asi, Automotoclub storico italiano, Marco Mottini, è intervenuto su “Auto e tecnologia nel tempo”. Lo specialista dell’Asi di Novara ha ispirato ottimismo: “Noi italiani siamo creativi. Non è un momento esaltante per la nostra industria d’auto ma sono convinto che ci riprenderemo a breve proprio grazie al nostro estro”. Il tema da sogno “L’aeronautica e le crociere atlantiche” è stato a cura del tenente colonnello Paolo Nurcis, capo sezione divulgazione storica multimediale dell’Ufficio storico dello Stato maggiore dell’Aeronautica. Il quale ha proposto una chiave di lettura giovanile, “perché i giovani sono il nostro futuro e, affinché possano costruirlo positivamente, devono imparare facilmente la nostra storia”. Nurcis ha simulato al computer l’entrata virtuale dello spettatore nel velivolo di Italo Balbo arrivando persino a proporre una visione ricostruita del cruscotto personalizzato del grande aviatore italiano, con tanto di foto del figlio Paolo. La simulazione ha consentito al migliaio di spettatori che ha seguito la manifestazione di rivivere la Crociera aerea del Decennale, o Aerocrociera del Nord Atlantico, anche nota come crociera aerea Italia-America del Nord, Orbetello-Chicago-New York-Roma, la seconda ed ultima crociera aerea transatlantica di massa che si tenne tra il 1º luglio ed il 12 agosto 1933. Venne organizzata, appunto, da Italo Balbo nel primo decennale della Regia Aeronautica e come occasione di propaganda per la Century of Progress, l’esposizione universale che si tenne a Chicago per il centenario della città. Vi presero parte 25 idrovolanti SIAI-Marchetti S.55X, organizzati in 8 squadriglie, con a bordo 52 ufficiali piloti, un ufficiale ingegnere e 62 sottufficiali specialisti. Leonardo Sordi, pioniere dell’aeronautica e consulente per la conservazione, mantenimento e restauro dei motori aeronautici, ha dissertato su “Aerei e tecnologia del tempo”, catalizzando l’attenzione del folto pubblico nell’accensione, al termine del suo intervento, di una riproduzione del motore dei fratelli Wilbur e Orville Wright, gli ingegneri e inventori statunitensi annoverati tra i più importanti aviatori dell’epoca pionieristica. I piloti a “stelle e strisce” installarono un motore su una cellula sostanzialmente identica a quella del loro ultimo aliante. Il progetto del loro Flyer (“aviatore”, così battezzarono il loro primo velivolo motorizzato) era molto simile a quello dell’aliante del 1902. Nel corso dell’appassionante pomeriggio sono stati presentati, oltre alle auto, per il cui restauro si è lavorato a lungo, ma che hanno consentito di immergere il pubblico di appassionati per qualche ora nel magico mondo della Fiat, Lancia, Alfa Romeo e Ferrari dei tempi andati, reperti aeronautici e divise storiche provenienti anche dal Museo storico dell’Aeronautica militare di Vigna di Valle, nel comune di Bracciano, vicino all’omonimo lago, luogo in cui nel 1908 venne costruito e volò il primo dirigibile militare italiano ed inaugurato l’aeroporto di Bracciano-Vigna di Valle, la più antica infrastruttura aeroportuale italiana. Durante il pomeriggio si sono librati a pochi metri da terra due velivoli da turismo dell’Aereoclub di Loreto, impegnati in un’applaudita esibizione di volo radente grazie all’abilità degli osimani Piero e Lorenzo Pesaresi. Terminata l’emozionante kermesse all’Aeronautica militare di Loreto, la carovana della Due Giorni del Conero ha fatto ritorno al Giardino di Numana per la cena a base di pesce e per il pernottamento. Il giorno seguente, domenica 2 ottobre, partenza dal Giardino per Candia per la visita alla cantina “La Calcinara”, azienda nata nel 1997 in Contrada Calcinara di Candia (Ancona) dall’iniziativa di Mario Berluti, esperto del settore vitivinicolo, i cui trascorsi in ambito enologico lo avevano portato ad individuare nella composizione dei terreni delle colline di Candia un’ottima sede per lo sviluppo della vite. Successivo pranzo con l’immancabile menu di pesce al ristorante Villa Taunus Le Azalee di Numana, dove, come degna conclusione di un’edizione da amarcord della Due Giorni del Conero, è stato conferito il memorial Giammario Lazzarini, a ricordo dell’indimenticabile socio fondatore scomparso, all’attuale presidente Pietro Caglini. Il cerchio si è chiuso con tutti gli onori.

Luca Muscolini

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