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Fra gli altri il sindaco Rosa Piermattei e la presidente dell'associazione Graziella Sparvoli
Fra gli altri il sindaco Rosa Piermattei e la presidente dell'associazione Graziella Sparvoli

Palio: commozione al corteo storico. Ora il gran finale

Sabato 10 giugno, in Piazza del Popolo, il gran finale del XXXVIII Palio dei Castelli con le gare clou del tiro alla fune, della corsa delle torri e con l’immancabile spettacolo pirotecnico conclusivo. Si parte intorno alle 21 con la prova a cronometro delle torri grandi per formare la griglia a cui attingere per la formazione degli abbinamenti delle semifinali. Subito dopo finale del tiro alla fune bambini. Seguiranno le semifinali delle torri grandi per l’attribuzione del memorial Amedeo Gubinelli, il sacerdote ispiratore dei giochi. Quindi, finalina e finalissima delle torri baby. Dopodiché si ritorna ai grandi con le tirate decisive della fune, alla caccia del trofeo memorial Giammario e Graziano Piancatelli. Per concludere la parentesi agonistica con la finale per il terzo e quarto posto e la decisiva finale per l’attribuzione del Trofeo Gubinelli dei grandi. Quindi, spettacolo di scherma antica a cura della Compagnia Grifone della Scala, proclamazione dei due castelli vincitori (over e baby) e spettacolo pirotecnico conclusivo, a base musicale, della ditta pirotecnica Santa Chiara.

Intanto, ancora una volta il corteo storico in onore del patrono ha avuto come degno corollario una strepitosa cornice di pubblico che ha seguìto la marcia di nobili e popolani, sbandieratori ed atleti lungo tutte le più importanti arterie del centro. Ma stavolta ai fasti della San Severino che fu, quella quattrocentesca dei signori Smeducci, si è unita tanta viva commozione. Come preannunciato nel corso delle serate di gare over e baby, infatti, nel magico ovale cittadino di piazza, dove al termine del corteo hanno preso posizione gli oltre 1.300 figuranti, prima della consueta accensione della scritta di fuoco da parte dello storico gruppo degli arcieri fondato nel 1991, l’Associazione Palio ha offerto uno struggente video alla popolazione settempedana duramente colpita dal recente sisma con immagini delle case abbattute ma anche degli scorci più pittoreschi della città, con ripetuti inviti a resistere e a continuare a vivere all’insegna di un operoso ottimismo. Qualche lacrima ha solcato i visi dei più sensibili.

Altro saluto intenso e commovente, dopo la presentazione dei due dipinti del Palio dei grandi e dei piccoli, realizzati dall’artista Simone Veroli e dalle scuole dell’Infanzia di Luzio, Gentili e Virgilio, è stato tributato agli scomparsi Giuseppina Meschini di Rocchetta, Pietro Tavoloni di Serralta e Francesca dei tamburini di Montecassiano. Graditi ospiti insieme alla Margutta di Corridonia, a San Floriano di Jesi, San Serafino di Sarnano ed agli Sponsalia di Acquaviva Picena. Fra i nobili, presente per la seconda volta il sindaco Rosa Piermattei, che ha incitato: “Dopo tanti mesi duri possiamo aprirci alla speranza. Il Palio ci fa sentire l’amicizia di tanti”. Presente anche una rappresentanza dell’Itis Divini che, nonostante l’abbattimento della vecchia scuola, in attesa della nuova, “non molla”.

Luca Muscolini

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