Personalmente mi sento di chiedere scusa ai lettori del Settempedano perché nell’ultimo articolo che ho scritto sulla vicenda-Luzio davo per certo il trasferimento delle classi dal vecchio plesso in altre strutture, a cominciare dalle Medie. Era questa la direzione presa in Comune. L’ho riferito, come del resto gli altri organi di informazione che hanno seguito la questione. Ma nelle ultime ore lo scenario è nuovamente cambiato. E quello che ho pubblicato non è più vero.
Stasera (lunedì), infatti, c’è stato un incontro – che ha fatto seguito al vertice di ieri sera (domenica) in municipio fra i consiglieri comunali – cui hanno partecipato il sindaco Piermattei, il vice Meschini, l’assessore Bianconi, il consigliere comunale Pierandrei, il dirigente scolastico Luciani, i rappresentanti dei genitori delle classi della Primaria e della Materna “Luzio”, nonché i membri del Consiglio d’istituto. In questa sede è emerso quello che dovrebbe essere il piano definitivo dell’Amministrazione comunale.
Eccolo in sintesi.
Il “Luzio” riapre lunedì 26 settembre per accogliere le sezioni dell’Infanzia (tutte) e una parte della Primaria. Nel frattempo vengono ultimati i lavori di messa in sicurezza del “torrino” d’ingresso, viene chiusa la palestra, così come il bagno finito nel mirino dei tecnici. Per la mensa, invece, è da chiarire il funzionamento del servizio. Il terzo piano dell’edificio non ospiterà alcuna classe: lì ci sono normalmente gli alunni che frequentano il tempo-scuola più corto, cioè non a tempo pieno. Questi, con le loro insegnanti, andranno alle Medie.
Di conseguenza resteranno utilizzati soltanto i primi due piani del plesso, dove ci sono i bambini del tempo pieno e dell’Infanzia. Le loro vie di fuga saranno “facilitate” con alcuni accorgimenti e diversa sistemazione interna.
Perché il dietrofront? L’ipotesi di portare tutti alle Medie è svanita di fronte alle norme antincendio e ai vincoli di affollamento per quell’istituto. L’ipotesi di dividere le sezioni dell’Infanzia negli altri “asili” di San Severino è caduta più o meno per analoghi motivi. Infine, l’ipotesi di ricorrere ad altre strutture o a moduli prefabbricati non è andata a buon fine per questioni di sicurezza o di ordine economico.
Fin qui la ricostruzione sommaria della vicenda. Ora i primi commenti.
Ecco la nota del Centrosinistra per San Severino, dal titolo “Il gioco dell’oca”.
“Abbiamo sostenuto il nostro rappresentante in consiglio, Francesco Borioni, nella scelta di sedersi al tavolo della collaborazione anche se forse non è stata una buona idea. Lo abbiamo fatto con senso di responsabilità, ma auspicavamo in un interlocutore dalle scelte ponderate, sensate. Nulla di tutto ciò: ennesimo cambio di direzione. Pur avendo a disposizione tutti gli elementi di valutazione sia tecnici che giuridici per prendere una decisione, ciò che all’amministrazione sembrava sensato il 9 settembre, è divenuto imprudente il 12, e quanto dichiarato in sede di consiglio comunale è improvvisamente stato smentito il 14, quando sono state annunciate misure che il 18 l’amministrazione ha puntualmente ritirato. Tornati al punto di partenza: il tutto, corredato da comunicazioni ufficiali, rivolte a genitori nonni e bambini. Quali che siano, i motivi di tanta indecisione non ci interessano, troviamo tutto questo inaccettabile, irrispettoso e gravissimo. Questa Amministrazione non ha fatto altro che fingere di accontentare tutti, ha dichiarato tutto e il contrario di tutto. Unica certezza: la totale mancanza di capacità organizzativa. Nessuna capacità critica e di analisi del problema, nessuna capacità politica di confronto con la minoranza e con i cittadini. Nessuna capacità di mediazione. Nessuna capacità di relazione con soggetti esterni e istituzioni per ottenere supporto. Nessuna capacità progettuale. Nessuna capacità decisionale e soprattutto nessuna, nessuna credibilità. Come cittadini prima, e gruppo consiliare poi, ci discostiamo nettamente da questa scellerata visione della politica, e dell’amministrazione della nostra comunità”.
Caustico Massimo Panicari (centrodestra): “Il tavolo di domenica è stato una pagliacciata. Ci sono stati propinati solo problemi che hanno impedito di arrivare ad una soluzione che tutta l’opposizione avrebbe avallato. L’attuale amministrazione ha dimostrato di non saper gestire le emergenze”. Per Pietro Cruciani (Pd-Ncd) “con il ritorno al Luzio, ma non al terzo piano, si accontentano alcuni ma si scontenteranno altri”. Infine, Mauro Bompadre (M5S): “Dopo la bocciatura della nostra mozione in Consiglio comunale, quella di domenica sera è stata soltanto una comunicazione della maggioranza che ho accettato in quanto tale, visto che nel nostro gruppo ci sono pareri discordi sulla chiusura del Luzio. Chiediamo invece uniti l’impegno per la costruzione di una nuova scuola fin da ora”.
Mauro Grespini