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Sauro Orazi
Sauro Orazi

Orazi: “Serralta & Settempeda, l’unione fa la forza”

Ormai ci siamo. La stagione calcistica sta per partire ufficialmente. Quest’anno a San Severino protagonista sarà di nuovo la Settempeda, unica squadra rimasta a rappresentare il calcio cittadino. Settempeda che ha preso il posto, come denominazione, del Serralta nel campionato di Seconda Categoria al quale prenderà parte. Avrà un compito importante la società biancorossa che si è impegnata in un progetto significativo, non bisogna dimenticare il settore giovanile (più di 150 ragazzi e la novità della Juniores), che verrà portato avanti con forza e che oltre ad alcune novità, nella dirigenza e non solo, si fonda su solide basi fornite da chi per tanti anni ha lavorato per il Serralta. Non è stata una estate semplice per lo staff chiamato a costruire la squadra e tra chi ne fa parte c’è Sauro Orazi.

Orazi è stato una figura importante per il Serralta e oggi lo è per la Settempeda, di cui è il responsabile della Seconda categoria. Lo abbiamo incontrato alla vigilia del via della nuova annata agonistica.

Orazi, si ricomincia…

“Sì, ci siamo davvero. Siamo rimasti fermi a lungo, ma è un periodo che è passato velocemente, anche perché il lavoro non ci è mancato”.

Avete vissuto due mesi di attività frenetica.

“Con gli altri dirigenti dello staff che si occupa della prima squadra il periodo trascorso è stato molto intenso. Tra riunioni, colloqui telefonici, incontri con i giocatori e altro, non ci siamo certo annoiati e devo dire che è stato un impegno duro. Il lavoro però è stato portato avanti con entusiasmo, voglia e passione, anche perché si voleva fare le cose al meglio”.

Molte le novità, sia societarie che di squadra.

“E’ vero. Sono state prese decisioni importanti, alcune delle quali “storiche”. Credo che fosse necessario farlo, il momento era propizio. Penso ci sia soddisfazione in tutte le componenti della società”.

Una su tutte la scelta di cambiare nome alla squadra di calcio.

“Sicuramente è stata tra le scelte più significative. E’ stato un passo molto importante. Per chi ha fondato tanti anni fa il Serralta, e riguarda anche me, non è stato facile dire di sì. Tuttavia ha prevalso la ragione e di ciò va dato merito a tutti coloro che sono nati a Serralta e da tempo dedicano cuore e passione ai colori gialloblù di aver capito e di aver accettato la cosa. Era chiaro che questa scelta doveva essere fatta ora. Siamo stati d’accordo nel portarla avanti confidando nel fatto che il chiamarsi Settempeda sia un valore aggiunto, un punto di forza e una possibile spinta in più per coinvolgere l’ambiente, la città e chi ama il calcio cittadino. L’obiettivo va visto sia nell’immediato che nel lungo termine. Si spera di ricreare entusiasmo e di avere riscontri concreti in termini di seguito, spettatori, di giocatori, di sponsor e la nostra intenzione è quella di crescere e migliorare fino a riuscire in breve a raggiungere categorie superiori. San Severino e la Settempeda meritano altri campionati”.

Orazi, il più sul mercato è stato fatto. Che squadra è stata costruita?

“Non è stato semplice muoversi. Abbiamo iniziato con qualche difficoltà, poi nell’ultimo periodo abbiamo accelerato completando l’organico. Avevamo una idea precisa: riportare a casa i ragazzi che giocavano fuori. Purtroppo la cosa non è riuscita totalmente. Alcuni hanno detto di sì capendo il progetto, altri invece hanno declinato l’invito e per motivi disparati non sono con noi. Volevamo e speravamo di coinvolgere più giocatori settempedani in questa avventura in modo da avere un gruppo di ragazzi del posto, ma non è stato possibile. Comunque non ci rammarichiamo più di tanto e non abbiamo certo mollato per quanto accaduto. Anzi, si è lavorato con ancora più voglia e impegno per costruire la squadra”.

Contenti del nuovo gruppo?

“Direi di sì. Il primo passo era quello di sostituire le colonne del Serralta che hanno lasciato l’attività. Il secondo, invece, era quello di trovare giocatori utili al caso nostro. Devo dire che alla fine il traguardo è stato raggiunto. La spina dorsale della squadra mi sembra valida e crediamo di aver scelto bene. Dal portiere fino al centravanti sono state operate scelte precise, ovvero esperienza e ragazzi di categoria superiore che potranno dare una grossa mano al gruppo. Abbiamo inserito anche alcuni giovani che, con i nostri che abbiamo tenuto, completeranno al meglio il gruppo”.

“A prima vista – prosegue il dirigente della Settempeda – mi sembra che sia venuto fuori qualcosa di buono e devo dire che la cosa che mi ha colpito di più è sentire i giocatori dire di avere una gran voglia di fare e ognuno di loro smania per iniziare ad allenarsi e questo mi sembra davvero un eccellente punto di partenza”.

Emanuele Ruggeri è l’allenatore.

“Con Lele siamo andati sul sicuro. Già alla fine dello scorso campionato lo abbiamo conosciuto e apprezzato da tecnico, quindi la scelta è stata una conseguenza, quasi naturale. Nessuno ha espresso dubbi su Ruggeri. E’ vero che potremmo perdere qualcosa per il fatto che lui non potrà più dare un apporto in campo come giocatore, ma siamo certi che otterremo lo stesso, se non di più, dal suo nuovo ruolo in cui potrà dare tanto grazie alla sua passione, all’entusiasmo che ha e alla risaputa professionalità”.

Per concludere, quale ruolo per la Settempeda nel prossimo campionato?

“Probabilmente è presto per dirlo. Sappiamo che vivremo un girone molto equilibrato e difficile. Crediamo di avere una squadra ben costruita e che possa risultare competitiva e con dei valori. Siamo soddisfatti e dico che si potrà fare un torneo dignitoso. Ora come ora obiettivi non ce ne poniamo, ma pensiamo solo a lavorare sodo. Naturale che ci vorrà del tempo per assemblare la squadra, non dimentichiamoci i tanti nuovi arrivi, ma confidiamo nelle qualità di mister Ruggeri che saprà toccare le corde giuste per motivare e far rendere al meglio tutti i ragazzi”.

Roberto Pellegrino

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