Venerdì 8 luglio, in via della Resistenza, è stata inaugurata la nuova sede dell’Associazione onlus Help Sos Salute e famiglia, alla presenza di esponenti della politica e della sanità locali. L’associazione è nata nel febbraio del 2016 come gruppo delle mamme su Facebook, a difesa del reparto di pediatria e del punto nascite dell’ospedale di San Severino, ormai chiusi. Da quel momento il gruppo è stato promotore di iniziative di protesta contro i tagli alla sanità, come la manifestazione dello scorso 30 aprile in piazza del Popolo, che ha visto la partecipazione di oltre 600 persone. Il 13 giugno il gruppo si è trasformato, appunto, in associazione e conta già più di 100 tesserati.
“Il nostro scopo”, ha spiegato la presidente Cristiana Marcucci, “è quello di fare da tramite tra l’utenza e i dirigenti dell’Asur, raccogliendo le segnalazioni dei cittadini su disservizi e criticità del sistema sanitario e ospedaliero locale, per comunicarli poi a chi di dovere. Dopo la chiusura di alcuni reparti, cerchiamo di salvare, anzi di potenziare, ciò che resta del nostro ospedale”.
La battaglia ora riguarda soprattutto l’ambulatorio di pediatria, che offre un servizio di 18 ore settimanali, troppo poche, secondo le mamme dell’associazione. Il governatore Ceriscioli le ha incontrate, tra l’altro, il 29 giugno: “Ha ascoltato le nostre esigenze e le nostre richieste” ha continuato la Marcucci “e ci ha detto che avrebbe monitorato la situazione, indetto una riunione con i pediatri della regione; a settembre, quando dovrebbe ripartire anche la week surgery a pieno regime, ci incontreremo di nuovo”.
C’è e ci sarà piena collaborazione anche da parte dell’amministrazione comunale: lo ha assicurato il sindaco della città Rosa Piermattei, che ha anche definito coraggiose queste donne: “È bello vedere che i cittadini si danno da fare e collaborano, al di là delle idee politiche, per rendere la comunità un posto migliore da vivere”. Supporto anche da parte del dottor Perri, primario di pediatria dell’ospedale di Macerata che, sempre venerdì, ha detto di avere in mente per San Severino un progetto nuovo: “Perché non pensare ad una specializzazione anche nel settore della medicina dell’adolescente e dell’obesità? Si eviterebbero così sovrapposizioni con i pediatri di base”.
Più cauto Maccioni, direttore dell’area vasta 3, che ha parlato di mancanza di personale e della necessità di ottimizzare risorse per non perdere anche quello che c’è già.
Insomma tanti i progetti e le promesse. Aspettiamo e vediamo cosa accadrà dopo le ferie e stive.
Michela Ciciliani