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Alberi sradicati a Ugliano lo scorso inverno
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Il M5S dice “no” all’idea delle mega-stalle di Ugliano

In merito alla vicenda di Ugliano riceviamo e pubblichiamo una nota del Movimento Cinque stelle di San Severino.

“Molto è stato detto in merito alla vicenda delle “stalle di Ugliano” ma il sentito dire non è stato certo sufficiente per il gruppo di attivisti e simpatizzanti del M5S di San Severino, che, come è loro stile, hanno preferito la faticosa via dell’approfondimento e hanno effettuato più sopralluoghi in loco, al fine di toccare con mano le diverse situazioni e trarre conclusioni circostanziate.

Abbiamo parlato con i residenti, ascoltato diverse “campane”, abbiamo scattato delle fotografie, effettuato delle riprese video con l’ausilio di un drone, quindi ci siamo riuniti, abbiamo discusso, riflettuto, seguendo la nostra filosofia che è quella dell’approfondimento dei temi e del confronto al fine di arrivare, in estrema sintesi… al buonsenso. Il territorio in questione è sottoposto a vincolo di non edificabilità nel Piano regolatore; se questi vincoli ci sono, esistono delle motivazioni tecniche, legate alla gestione ottimale del nostro Comune. Ogni parte del nostro territorio ha una sua vocazione.
Ugliano e le sue zone limitrofe sono a elevata valenza naturalistica e paesaggistica, non a caso sono confinanti con la Riserva naturale regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito e per questa ragione riteniamo che possano eventualmente contemplare attività agricole, allevamenti o strutture ricettive soltanto di dimensioni ridotte e realizzate con materiali e stile a basso impatto, in un quadro di valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze enogastronomiche e artigianali.
Segnaliamo ulteriormente e stigmatizziamo a tal proposito l’autentico e imperdonabile scempio che si sta ancora perpetrando sulle colline sovrastanti Ugliano, a quanto pare in forma illecita. Ci chiediamo come sia possibile, nonostante le ripetute segnalazioni agli organi di controllo, che ci sia chi continua indisturbato nell’abbattimento di questa vasta superficie di alberi, perpetuato a quanto sembra dagli stessi che stanno chiedendo la cancellazione del vincolo paesaggistico.
Riteniamo che chiunque, legittimamente, abbia desiderio di intraprendere e investire in attività di maggiore rilevanza e a significativo impatto ambientale debba realizzare questi progetti in altre zone del nostro territorio meno “sensibili” sotto il punto di vista paesaggistico.
In breve, la posizione di noi simpatizzanti e attivisti del Movimento 5 Stelle settempedano è di contrarietà alla realizzazione, nell’area in prossimità della Riserva, di allevamenti di grosse dimensioni che prevedano edificazioni impattanti e incompatibili con l’ambiente circostante, come il progetto presentato in Comune di 11.000 metri quadrati da costruire a 700 metri di altezza senza neanche adeguate infrastrutture stradali per l’allevamento (non?) intensivo di 2.000 capi tra capre e pecore o come il progetto di un capannone di quasi 2.000 metri quadrati più a valle per l’allevamento intensivo di 40.000 polli, addirittura in prossimità di attività ricettive preesistenti.
Riteniamo inaccettabile che l’Amministrazione comunale, proprio in questo periodo di fine mandato elettorale, possa prendere l’iniziativa così impattante di togliere il vincolo ambientale proprio in questi luoghi di prossimità alla Riserva regionale, con la sua vocazione turistica.
Il futuro di San Severino rimane indissolubilmente legato alla ricchezza e bellezza del suo patrimonio artistico, naturale e paesaggistico, il nostro oro è la nostra terra.
Noi del M5S riteniamo che uno sviluppo economico armonioso e coerente con la bellezza del nostro territorio sia possibile, auspicabile e potrà portare dei grandi vantaggi a tutti i cittadini.
Il nostro modello di sviluppo di San Severino percorre le tappe che ha reso ricca e famosa la bella e vicina regione Toscana, così simile a noi, ma capace, diversamente da noi, di valorizzare il proprio territorio, renderlo accattivante, farne un marchio ed utilizzarlo non soltanto per fare ricettività ma anche come elemento aggregante delle tante piccole realtà agricole e talvolta artigianali.
San Severino e il suo magnifico territorio non hanno niente da invidiare alle cittadine medievali toscane, abbiamo tuttavia molto da imparare, dobbiamo molto osare, in maniera creativa e proiettata verso il futuro nonché verso la salute e la continuità del nostro pianeta”.

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