Il convegno dedicato all’anatomista Bartolomeo Eustachio, organizzato per la “Settimana mondiale del cervello”, ha visto la partecipazione di numerosi studenti delle scuole settempedane e, fra gli altri, del direttore dell’Area vasta 3 dell’Asur Marche, Alessandro Maccioni, del rettore dell’Università di Camerino, Flavio Corradini, e del responsabile dei servizi informativi dell’ateneo camerte, Giulio Bolzonetti. A introdurre i lavori, coordinati dal vice sindaco e assessore alla Salute, Vincenzo Felicioli, è stato il professor Dino Jajani con una relazione dal titolo: “Alle radici della civiltà moderna”. Sono seguiti gli interventi del professor Francesco Amenta, direttore della Scuola di Scienze del farmaco e dei prodotti della salute dell’Università di Camerino, dal titolo “Precursore delle moderne neuroscienze”, e del dottor Marco Bartolini, dirigente medico della Clinica neurologica dell’Università Politecnica delle Marche su “Come funziona il cervello”.
Il sindaco Martini e il rettore Corradini hanno più volte ricordato, rivolgendosi proprio alla platea di giovani studenti, la grande offerta formativa e scolastica della città. “Sono personalmente grato al sistema formativo di San Severino che mi ha fatto crescere. Io mi sono formato qui – ha ricordato il rettore Corradini – e questo sistema mi ha dato gli strumenti per diventare rettore a 45 anni in un ateneo con 700 anni di storia”.
Tema dell’edizione 2016 della “Settimana mondiale del cervello” era “Il tempo è cervello”. E’ infatti ampiamente documentato come l’approccio urgente alle malattie del cervello ad esordio acuto limiti i danni. Spesso la diagnosi precoce delle malattie neurologiche consente di risparmiare sofferenza e disabilità e, infine, un trattamento appropriato e tempestivo dei danni evolutivi del cervello nelle varie fasi della malattia prolunga l’autonomia del paziente, limitando le conseguenze individuali e sociali di tali condizioni.
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