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Un momento della visita al Museo del territorio
Un momento della visita al Museo del territorio

Celebrata anche a scuola la Giornata delle Marche

Il 10 dicembre di ogni anno viene celebrata la Giornata delle Marche, istituita con Legge regionale 26/2005. E’ una data simbolica: in ogni parte del mondo, i Marchigiani si ritrovano per la solennità della Madonna di Loreto, riconosciuta universalmente come riferimento ideale e spirituale della propria terra e delle proprie origini. Coincide con la Giornata della pace voluta dal Consiglio regionale delle Marche ed è il giorno della Dichiarazione dei diritti dell’uomo.
Con tale ricorrenza la Regione ha inteso sottolineare la memoria della nostra terra, tra passato e futuro, offrendo alla comunità l’occasione per riflettere e sottolineare la storia, la cultura, le tradizioni e le testimonianze della comunità marchigiana, per rafforzarne la conoscenza e il senso di appartenenza, ciò anche attraverso iniziative culturali e didattiche.
L’Istituto comprensivo “Tacchi Venturi” ha, ormai da anni, fatto proprie le finalità di questa Giornata organizzando iniziative didattico-educative volte alla valorizzazione e alla conoscenza della propria storia e del proprio territorio.
Il tema sviluppato per il 10 dicembre 2015 è stato “Condividere e riflettere in un confronto di Culture”: l’iniziativa, che ha visto in tale data il coinvolgimento delle classi quinte di Cesolo e del “Luzio” di San Severino, è in realtà prevista in più giorni in quanto coinvolge anche la scuola dell’infanzia e la scuola secondaria di primo grado.
L’idea è stata quella di aprire le porte del Museo del territorio “Oberdan Poleti” ai ragazzi e ai genitori della nostra comunità, ormai interculturale, per condividere e confrontare, esperienze di vita locali e di luoghi lontani.
I genitori che hanno aderito all’iniziativa hanno seguito i propri figli nella visita accompagnati dalle miniguide della scuola secondaria e dal direttore del museo Egidio Pacella. Hanno potuto vedere strumenti e attrezzi che testimoniano la storia recente, artigianale, protoindustriale, contadina e sociale del nostro territorio ed ascoltare il racconto del loro uso ricavandone il modo di vivere dei bisnonni e dei nonni, in un incontro-confronto, attraverso l’osservazione degli attrezzi da lavoro, di ciò che accomuna le civiltà.

Alessandra Aronne

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