Daniele Lupo e Paolo Nicolai sono Campioni d’Europa per la terza volta. Dopo Cagliari 2014 e Bienne 2016, infatti, è arrivato anche il trionfo di Jurmala, in Lettonia. Una vittoria più che meritata per come sono andate le cose durante il torneo, coronata con una eccellente prestazione in finale contro gli idoli di casa Samoilovs e Smedins. I due ragazzi azzurri, che un anno fa avevano conquistato a Rio de Janeiro la medaglia d’argento olimpica, volevano fortemente questa vittoria, per coronare una stagione di altissimo livello con una sola macchia, purtroppo nell’appuntamento più importante: il Mondiale.
Lì, al Mondiale a Vienna, c’era anche il “nostro” Roberto Taddei in servizio per le statistiche ufficiali del campionato iridato di beach. Li ha visti giocare da vicino e conosciuti bene perché – come ci spiega lui stesso – “nel girone di qualificazione, che hanno vinto, sono stati sempre impegnati sui campi 2 e 3 (quelli di mia competenza) e poi eravamo insieme nel villaggio beach riservato agli atleti e ai tecnici”.
“Sono usciti al primo turno a eliminazione diretta – racconta Roberto Taddei – contro una coppia molto forte, ma hanno commesso in quel match troppi errori diretti. Mi sono sembrati un po’ scarichi, forse avevano programmato di entrare in forma per la fine del torneo e poi per questo Europeo. Che tipi sono? Molto disponibili, firmano autografi e concedono foto a tutti, sempre col sorriso sulle labbra. Peraltro erano letteralmente assediati dagli appassionati viennesi: c’era un gran pubblico, pure molto competente e loro, vice campioni olimpici, erano una delle coppie più seguite. A proposito di spettatori, una cifra su tutte: il campo centrale, da 10 mila spettatori, ospitava 8 partite al giorno ed era sempre tutto esaurito”.
Ora Roberto Taddei, messo da parte il Mondiale di beach in Austria – e prima ancora la World league femminile in Cina -, è pronto per volare in Giappone, dove seguirà dall’8 settembre la World Champions Cup maschile per il sistema del video check e dei dati statistici.