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Un momento dell'inaugurazione della mostra. A sinistra Roberto Maggiori, a destra Nino Migliori
A sinistra Roberto Maggiori, a destra Nino Migliori

Il fascino della fotografia negli scatti di Nino Migliori

E’ stata inaugurata a Sarnano, nello Spazio Lavì, una mostra del fotografo bolognese Nino Migliori, le cui opere sono conservate in importanti collezioni pubbliche e private in tutto il mondo. Il curatore della mostra e del catalogo è il settempedano Roberto Maggiori, esperto e studioso di fotografia, fondatore e direttore dell’Editrice Quinlan (nata alla fine del 2003 con l’intento di alzare il livello della discussione sulla fotografia e sui nuovi media di riproduzione audiovisivi, attraverso proposte editoriali ricercate e curate esclusivamente da studiosi credibili). Assieme a lui ha collaborato Piero Orlandi.
Le immagini di Migliori esposte a Sarnano sono incentrate sullo Zooforo di Benedetto Antelami. Parliamo della serie di 75 formelle scolpite a bassorilievo nel marmo rosso di Verona dall’Antelami e dalla sua bottega (siamo fra il XII e il XIII secolo) e incastonate a mo’ di fregio all’esterno del battistero di Parma. Una mostra che si lega dunque molto bene alle celebrazioni che Sarnano promuove per l’anniversario della nascita del Comune, risalente al 1265: periodo in cui il lavoro dell’Antelami a Parma era stato terminato solo da qualche decennio. Inoltre, la mostra vuole essere un omaggio alle opere del romanico in un borgo medievale molto bello come Sarnano nell’anno europeo della luce: Nino Migliori, infatti, ha realizzato a lume di candela tutte le foto in esposizione. Per l’occasione è stato realizzato dall’Editrice Quinlan un libro d’artista con una tiratura limitata di 180 copie numerate e firmate da Migliori, stampato in un raffinato bianco e nero, su carta Fedrigoni Tintoretto Gesso. La mostra è visitabile fino al 13 agosto.

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