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Il cardinale Menichelli con Papa Francesco
Il cardinale Menichelli con Papa Francesco

Oggi la città riabbraccia il cardinale Edoardo Menichelli

“Lunga vita e shalom al nostro carissimo cardinale”. Questo il messaggio che la scrittrice d’origine ebraica Frida Di Segni Russi, cittadina onoraria di San Severino, ha inviato al sindaco Cesare Martini per la festa d’accoglienza che oggi – domenica 8 marzo – l’Arcidiocesi e il Comune organizzano in onore di monsignor Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona–Osimo, dopo la sua nomina a cardinale.

Frida Di Segni Russi, sorella del rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, assieme a suo fratello Elio trascorse, fra il 1943 e il 1944, alcuni mesi da rifugiata a Serripola per sfuggire alle persecuzioni razziali con suo padre Mosè (tenente medico della Croce rossa e poi partigiano insignito della medaglia d’argento al valor militare) e con sua madre Pina Dascali Roth. Nella piccola frazione di San Severino, dov’è nato nel 1939 Menichelli, i Di Segni trovarono un nascondiglio a casa del farmacista Giulio Strampelli. Nel cortile del casolare Frida e il fratello Elio, all’epoca di sei e tre anni, trascorsero lunghe giornate giocando anche con il piccolo Edoardo.

In una pubblicazione dal titolo “Mosè Di Segni, medico partigiano”, realizzata dalla Riserva naturale regionale del monte San Vicino e del monte Canfaito, con la collaborazione dell’Anpi e del Comune di San Severino, Elio Di Segni ricorda proprio quelle giornate: “Sua eccellenza Edoardo Menichelli era uno dei bambini di Serripola. Lui sapeva che con me e mia sorella Frida si poteva giocare ma non si poteva chiedere chi fossimo e da dove venissimo. E così la gente ci accettò per quello che eravamo e ci protesse come se fossimo dei loro”.

I Di Segni non potranno prendere parte alla cerimonia che accoglie oggi in città il cardinale Menichelli. Il programma prevede alle ore 17, nella concattedrale di Sant’Agostino, una concelebrazione eucaristica alla presenza dell’arcivescovo di Camerino, monsignor Francesco Giovanni Brugnaro. Poi, intorno alle ore 18.30, al teatro Feronia si tiene il saluto delle istituzioni nel corso del quale il sindaco Cesare Martini consegnerà a Menichelli le chiavi della città. A seguire ci sarà un fraterno incontro nel chiostro di San Domenico organizzato con la collaborazione dei Comitati dei rioni e delle frazioni e delle parrocchie della vicaria.

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