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E noi come stronzi rimanemmo a guardare
E noi come stronzi rimanemmo a guardare

Mercoledì 20 luglio terza serata col cinema in piazza

Mercoledì 20 luglio, ore 21.30, terzo appuntamento con la rassegna cinematografica estiva in Piazza del Popolo “Una Piazza da Cinema”, organizzata dal Cinema San Paolo e supportata dall’Amministrazione comunale. Il film in programmazione è E noi come stronzi rimanemmo a guardare, di Pif, con Fabio De Luigi, Ilenia Pastorelli, Valeria Solarino, Maurizio Marchetti e Pif.

La recensione del film

In un futuro non molto lontano, il manager Arturo Giammarresi viene licenziato dall’azienda per cui lavora a causa di un algoritmo da lui stesso sviluppato, un’applicazione capace di scovare i dipendenti meno produttivi: quindi si ritrova, quasi cinquantenne, senza lavoro e senza moglie (la sua ex lo ha lasciato per via di un’altra app che calcola la reale affinità di una coppia). Si rimbocca le maniche e trova lavoro come rider per la multinazionale “Fuuber” ed ora scarrozza per tutta la città il cibo ordinato dagli utenti dell’app. L’attuale vita è faticosa, e per uscire dalla depressione in cui è caduto, decide di attivare un nuovo servizio chiamato “Fuuber Friend”, un software capace di creare ologrammi da compagnia: il suo “Fuuber Friend” è Stella, una donna-ologramma di cui si innamora sempre di più col passare del tempo. Ma cosa c’è realmente dietro a Stella, a Fuuber e a tutti i servizi che questa azienda offre?

E noi come stronzi rimanemmo a guardare è il terzo film diretto da Pierfrancesco Diliberto, noto come “Pif”. Con questa sua ultima opera, Pif indaga, attraverso una commedia amara, ma sagace e riuscita, alcuni dei grandi problemi dei nostri giorni: il lavoro precario, lo sfruttamento delle nuove professioni, la solitudine e l’alienazione emotiva che portano, ogni giorno di più, sempre più persone a rifugiarsi nel mondo virtuale. L’autore tratta delle tematiche così serie con il suo ormai inconfondibile sguardo scanzonato ma profondo, riconoscibile sin dai tempi del programma televisivo “Il testimone” e ben evidente anche nelle sue precedenti regie, La mafia uccide solo d’estate e In guerra per amore. Con E noi come stronzi rimanemmo a guardare, Pif realizza una commedia dagli interessanti colpi di scena, e riesce anche a citare, senza forzature e con la giusta misura, registi come Ken Loach (Sorry We Missed You) e Spike Jonze (Her); inoltre, gli attori protagonisti sono ben calati nei loro ruoli.

Un lungometraggio che gioca al rialzo nel corso della sua rappresentazione, dallo sviluppo intrigante, ben calibrato e nel complesso ben riuscito: in questa commedia, le risate si trasformano in un ghigno nei confronti dell’amarezza che pervade l’intera e cinica sorte dei protagonisti. Caratterizzata da brillantezza e da una serietà senza pedanteria, E noi come stronzi rimanemmo a guardare è una commedia che sa ridere della disperazione di quell’aspro futuro: un futuro costruito sull’instabilità, sull’isolamento individuale, un futuro non così lontano da noi, ma anzi, in realtà, già presente e vivo.

Silvio Gobbi

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