Il Consiglio comunale di San Severino, riunitosi venerdì principalmente per discutere del bilancio di previsione 2014 e del pluriennale 2014-2016, non ha deliberato l’atto previsto. Ecco come riassume la seduta il capogruppo di opposizione, Gilberto Chiodi, in una nota sottoscritta anche dai consiglieri di “Una città da vivere” Gabriela Lampa, Fabio Eusebi, Romina Cherubini e Giacomo Rastelletti. “Nonostante la convocazione, l’invio della documentazione nei tempi utili e successivamente dopo aver analizzato puntualmente alcune poste di bilancio nella preliminare seduta di commissione consiliare, l’assessore al bilancio Vincenzo Felicioli e il sindaco Cesare Martini hanno proposto al Consiglio il rinvio del punto per un presunto contributo aggiuntivo del Ministero dell’Economia e finanza di appena 91 mila euro su un bilancio complessivo di 18 milioni di euro. Ebbene – scrive l’opposizione – questa scelta non appare avere alcun senso e anzi pregiudica ancor di più le barcollanti basi di questa risicata maggioranza. Lo stesso sindaco, in Consiglio comunale, afferma le difficoltà che sono state riscontrate nella maggioranza non appena saputo di questo modesto contributo; infatti c’era il pensiero di chi voleva soprassedere all’approvazione del bilancio e chi invece aveva interesse a procedere alla sua definizione e conseguente approvazione. La scelta alquanto discutibile di ritirare gli otto punti sul bilancio di previsione rappresenta, con evidenza, da una parte la schizofrenia del legislatore nazionale, dall’altra l’inadeguatezza degli amministratori locali di misurarsi con provvedimenti difficili quali quelli di gestione di un Comune importante e strutturato come quello della città di San Severino. Inoltre questa scelta non condivisa fa emergere tutte le difficoltà di una maggioranza risicata, priva di idee e non attenta alla crescita economica e infrastrutturale della stessa città. Infatti non approvare il bilancio significa proseguire con l’esercizio provvisorio, con un’impossibilità di dare certezza alle spese dell’Ente e soprattutto dare meno tempo ai cittadini di misurarsi con la terribile politica fiscale proposta da Martini e Felicioli che hanno stabilito un incremento complessivo delle imposte di natura comunale di oltre 250 mila euro rispetto allo scorso anno. Governare significa scegliere per il bene della collettività. Non scegliere e rinviare sempre significa penalizzare il territorio e pregiudicare gli interessi dei cittadini!”.