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Il critico d'arte Vittorio Sgarbi
Il critico d'arte Vittorio Sgarbi

Vittorio Sgarbi inaugura la mostra “Da Giotto a Gentile”

Vittorio Sgarbi, curatore della mostra “Da Giotto a Gentile”, dedicata alla pittura e alla scultura a Fabriano fra Due e Trecento, inaugura sabato 26 luglio nel corso di una cerimonia ufficiale che si apre alle 16.30 nella sala del Consiglio del municipio di Esanatoglia il percorso espositivo che porterà i visitatori alla scoperta de “I luoghi di Diotallevi di Angeluccio”, noto anche come il Maestro di Esanatoglia. E’ qui, nella cittadina che diede i natali a questo importate artista nella prima metà del ‘300, che condurrà l’itinerario che la Comunità montana delle alte valli del Potenza e dell’Esino ha deciso di proporre attraverso quattro “tappe” che interesseranno, oltre a Esanatoglia, anche Matelica, Gagliole e San Severino. Con l’occasione verrà inoltre presentata una pubblicazione curata da Mauro Minardi, di cui la soprintendente Maria Giannatiempo Lopez firma l’introduzione, sulle opere di questo artista del pennello che affrescò il monastero di Fonte Bono insieme all’edicola votiva della Divina Maria di Fontebianca, oggi inglobata nella chiesa del cimitero, e allo stendardo processionale con il Cristo raffigurato tra Santa Anatolia e San Cataldo. Quella di Esanatoglia, che dal 26 luglio e fino al 30 novembre aprirà anche le porte della pinacoteca civica di “San Francesco”, nella Corte dei Varano, sarà la sede distaccata della mostra “Da Giotto a Gentile”. L’itinerario conduttà poi a Matelica, la città del Verdicchio, dov’è conservata, presso il museo “Piersanti”, la “Madonna con Bambino e Santa Caterina” del Maestro di Esanatoglia. In quello che può essere considerato un santuario di confine, la Madonna delle Macchie di Gagliole, si potranno ammirare, invece, altri affreschi di Diotallevi di Angeluccio. Una visita a questo complesso, da sempre molto importante per il culto, sarà anche occasione per scoprire la Valle dell’Elce dove è conservata una straordinaria architettura naturale sedimentatasi nei secoli. Non a caso Gagliole ospita anche un Museo di storia naturale dove sono visibili, perfettamente intatti, fossili dell’era Archeozoica. Da ultimo al visitatore verrà proposta la “tappa” di San Severino, la città dei paesaggi dell’arte che offre uno straordinario percorso nel percorso attraverso il Gotico fiorito. Dalla “Vita di Santa Caterina d’Alessandria”, illustrata dal Maestro di Esanatoglia nella torre campanaria della chiesa di San Domenico, ai monocromi dei fratelli Salimbeni custoditi nella chiesa di San Lorenzo in Doliolo e nella pinacoteca civica, dove si può ammirare il “San Francesco che riceve le stimmate”, si potranno fare grandi scoperte. “Un tour di una manciata di chilometri – sottolinea il presidente della Comunità montana di San Severino, Gian Luca Chiappa – porterà il visitatore a immergersi in un racconto autentico come solo quello dei veri protagonisti, Diotallevi di Angeluccio lo fu per la pittura, può esserlo. Questo percorso, una mostra nella mostra seppure itinerante rispetto a quella che verrà ospitata a Fabriano, rientra nell’ambito del più ampio progetto che prende il nome di Marcamontana. Oltre all’opera di un grande artista riscopriremo pure un territorio suggestivo ricco di arte, storia e natura”. A San Severino, pinacoteca civica “Padre Tacchi Venturi” aperta dal 26 luglio al 30 settembre, dal martedì al sabato ore 9 – 13 e 15 – 19; domenica e festivi ore 10 – 13 e 15 – 19. Dal 1° ottobre al 30 novembre, aperta da martedì a venerdì ore 9 – 13, sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18; domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Chiesa di San Domenico, dal 26 luglio al 30 novembre, dal martedì alla domenica, ore 10 – 13 e 15 – 18. Lunedì chiuso. Ulteriori info www.marcamontana.it

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