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Il taglio del nastro
Il taglio del nastro

L’inaugurazione della scuola col Premier Giuseppe Conte

È stata inaugurata la nuova struttura antisismica della Scuola Primaria in via Lorenzo d’Alessandro. La cerimonia ha visto la partecipazione del presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e di numerosi personaggi istituzionali, che hanno parlato in maniera breve e concisa.

Dopo l’Inno italiano eseguito dalla scolaresca, la prima a pronunciarsi è stata Rosa Piermattei, sindaco di San Severino, la quale ha voluto subito ringraziare la Protezione civile e le istituzioni tutte per il supporto ricevuto, ed anche i cittadini settempedani per il sostegno. In particolare ha sottolineato l’alacrità con cui si è provveduto, fin da subito, ad attivarsi per la demolizione degli edifici danneggiati e la rimozione delle macerie: il lavoro da fare è ancora molto, ma l’arrivo delle “Sae” in zona San Michele e ora l’inaugurazione della nuova scuola sono due ottimi risultati per la città e l’Amministrazione comunale. Ma non bisogna dormire sugli allori, perché, come ha detto il sindaco stesso, c’è ancora parecchio da fare (come la ricostruzione dell’Istituto tecnico tecnologico “Divini”, il vecchio Itis, uno dei punti di riferimento per la città). La Piermattei è fiduciosa nei confronti dell’operosità dei marchigiani ed è sicura che il supporto delle istituzioni pubbliche sarà sempre costante. Secondo il sindaco, questa collaborazione tra pubblico e privato porterà la città ad essere ancor più bella di prima del drammatico terremoto.

Nel successivo intervento, quello del commissario straordinario alla ricostruzione Paola De Micheli, la città di San Severino è stata elogiata per l’impegno e la velocità nella ricostruzione. Inoltre, ha accennato alla prossima ripartenza dei lavori per la ricostruzione dell’Istituto Tecnico e ha sottolineato l’importanza dell’unità delle istituzioni, la quale è stata proficua perché è stato un collante capace di far partire, in tempi relativamente brevi, la ricostruzione. Secondo il Commissario, solo la determinazione (di istituzioni e popolazione) è quella molla che, in situazioni così difficili, può fare la differenza per ripartire e ricominciare a ricostruire e vivere.

Il terzo intervento, quello del sottosegretario all’Istruzione, Salvatore Giuliano (dirigente dell’istituto Majorana di Brindisi), è stato incentrato sull’importanza della Scuola come meccanismo fondamentale della società. Giuliano ha rimarcato la forza che la Scuola ha sulla comunità, in quanto luogo dove ogni individuo comincia a lavorare per realizzare i propri sogni: è il posto dove si comincia, sin da piccoli, a coltivare le proprie ambizioni e aspirazioni. Un centro atto a plasmare al meglio le future generazioni, dove si apprende a dare il meglio di sé.

Anche per il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, la Scuola è il primo passo, il simbolo della ricostruzione, perché su di essa (come già aveva detto Giuliano) si basa la linfa di ogni comunità: ricostruire le scuole è fondamentale per ridare vita ai centri fortemente colpiti. Tali opere pubbliche (come altre) donano speranza alla popolazione, facendo intravedere una possibilità di futuro. Anch’egli ha ribadito la positività e la necessità dell’unità delle istituzioni: il fattore principale che fa da motore a grandi e lunghe imprese come la ricostruzione post-sisma (specialmente in una regione come la nostra, il cui territorio è stato fortemente e largamente danneggiato).

Infine, l’intervento più atteso, quello del Premier Giuseppe Conte. Con questa sua visita a San Severino, il presidente è la terza volta che viene nelle nostre zone. Conte ha dichiarato di essere sempre attento alla nostra regione e ha omaggiato il virtuosismo di San Severino per la rapidità con cui la città è riuscita a ripartire dalla grande ferita aperta dall’evento sismico. Ha inoltre dichiarato come il suo Governo sia deciso a puntare molto di più sui fatti che sulle parole, ribadendo la necessità di voler approvare il “Decreto emergenza”, il quale porterà a velocizzare la ricostruzione in generale. Dopodiché ha sostenuto anche lui l’importanza della Scuola come palestra nella quale coltivare, con metodo e passione, le proprie aspirazioni e talenti. Solo così i piccoli possono prepararsi ad un giusto atteggiamento nei confronti della vita, per far sì che essi diventino, una volta adulti, dei cittadini pronti e consapevoli per servire la comunità.

“Disciplina e rispetto per gli insegnanti”, ha raccomandato agli alunni presenti: “I docenti possono anche sbagliare, ma hanno la responsabilità di sollecitare il percorso per la vostra crescita. Se pensate di aver subito un torto, state tranquilli la vita restituisce tutto. La scuola è una palestra: più vi allenate più migliorate, anche con la lingua italiana. Un giorno potrete fare tante cose bellissime, usare le parole per farvi conoscere, conoscere, aiutare, amare e anche per insegnare”.

Il Presidente, concluso l’intervento, ha piantato un ulivo nel giardino insieme a un alunno della Primaria. Successivamente, dopo la benedizione della scuola da parte del vescovo Brugnaro, il Premier ha tagliato il nastro inaugurando ufficialmente il nuovo plesso scolastico. Ora i ragazzi potranno usufruirne e a loro, quindi, va un grande augurio per il nuovo anno scolastico. Sperando che la ricostruzione prosegua, come hanno detto tutti i relatori partecipanti, il più velocemente possibile, senza fermarsi, a prescindere dai colori di governi, consigli regionali e amministrazioni comunali che si susseguiranno nel tempo.

Silvio Gobbi

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