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La processione in Piazza del Popolo
La processione in Piazza del Popolo

In processione con la Vergine del Glorioso a 500 anni dalla sua lacrimazione

«Con la processione e la funzione religiosa di oggi ricordiamo, a distanza di cinquecento anni, il miracolo della Lacrimazione della Vergine Maria. Allora erano tempi duri, di eresie religiose, di trapasso dall’età medievale a quella rinascimentale e le lacrime che solcarono il volto di Maria testimoniavano le difficoltà di un’epoca. Oggi ricordiamo l’evento miracoloso di allora sperando che non ci sia più bisogno che la Vergine pianga. Anche se di problemi da risolvere, nella società contemporanea, ne restano molti».

Questo il breve ma esaustivo commento del cardinale Edoardo Menichelli, che ha sostituito l’arcivescovo Francesco Massara per un’indisposizione, qualche istante prima di dare l’avvio alla processione che ha visto protagoniste, martedì pomeriggio, le Confraternite settempedane, la banda Francesco Adriani diretta dal Maestro Vanni Belfiore, l’Amministrazione comunale con in testa il sindaco Rosa Piermattei e le autorità civili e militari di San Severino. Il serpentone dei fedeli, «che avrebbe potuto contare su un maggior numero di unità, considerando che il giorno della rievocazione era feriale», come ha ricordato il primo cittadino, si è fermato per un breve momento di raccoglimento di fronte alla Casa di riposo Lazzarelli e sul piazzale antistante l’ospedale Eustachio, prima di giungere di fronte all’inagibile santuario della Vergine del Glorioso, secondo tempio mariano delle Marche dopo la Santa Casa di Loreto. Qui, nel tendone fatto installare dal Comitato promotore del 5° Centenario della Lacrimazione, si è svolta la funzione presieduta dal cardinal Menichelli, preceduta dall’apposizione della corona d’oro originale (custodita in cassaforte dal Comune, che ne è proprietario) sul capo della statua di Maria del Glorioso.

«E’ questo un luogo che ci piacerebbe far divenire un’oasi religiosa ben organizzata – ha terminato il sindaco Rosa Piermattei – al termine della ricostruzione post terremoto, anche se ora il nostro impegno maggiore è per la ricostruzione delle abitazioni private lesionate».

Luca Muscolini

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