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Il commissario Guido Castelli
Il commissario Guido Castelli

Il Consiglio comunale approva la delibera per il conferimento della cittadinanza onoraria al senatore Castelli

Il Consiglio comunale ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria al senatore Guido Castelli, Commissario straordinario per la Ricostruzione.

“La decisione rappresenta un gesto di profondo riconoscimento da parte dell’Amministrazione e della comunità settempedana nei confronti dell’impegno concreto e della sensibilità dimostrata dal senatore verso un territorio duramente colpito dal sisma del 2016. Si tratta di un gesto di gratitudine, non di un gesto politico – ha sottolineato il sindaco Rosa Piermattei –. La cittadinanza onoraria è un segno di riconoscenza per l’azione decisa e risolutiva che il senatore Castelli ha saputo imprimere a molti progetti chiave per la nostra comunità. In particolare, penso al caso dell’Istituto tecnico, la cui ricostruzione era bloccata: senza il suo intervento personale, oggi non saremmo qui a vedere un’opera avviata concretamente”.

Tra le opere sbloccate o accelerate sotto il mandato del senatore Castelli figurano, come scritto nella premessa alla proposta di delibera di conferimento della cittadinanza, la ricostruzione dell’Istituto “Divini”, la nuova caserma dei Carabinieri, il nuovo asilo nido e la scuola materna in via Talpa, il Centro operativo comunale e l’ammodernamento infrastrutturale del Ponte dell’Intagliata lungo la 361 “Septempedana”. Quest’ultimo intervento, pur non legato direttamente ai danni sismici, è stato reso possibile grazie a fondi commissariali, contribuendo a risolvere una storica criticità viaria per l’accesso alla città e per tutta l’alta Valle del Potenza.

Il commissario Castelli e il preside Luciani

Il commissario Castelli con il preside dell’Itts, Luciani

La proposta di concessione della cittadinanza a Castelli ha ricevuto il sostegno compatto della maggioranza consiliare e dei rappresentanti della lista di minoranza “Insieme per San Severino”. Il capogruppo di quest’ultima, Tarcisio Antognozzi, nel suo intervento ha paragonato il ruolo di Castelli a quello di un “finalizzatore” in un campo di calcio, capace di concretizzare il lavoro corale di tante figure: “Come un attaccante che segna il goal decisivo dopo un’azione corale iniziata anni fa, Castelli ha rappresentato il volto visibile di una filiera istituzionale che oggi ha permesso di riavviare la speranza nei nostri territori”.

Il consigliere Gabriele Pacini – subentrato in aula alla dimissionaria Debora Bravi – ha definito il conferimento come “il giusto riconoscimento alle qualità politiche, professionali e umane del Commissario”. Con lui, anche la consigliera Tiziana Gazzellini ha accolto con entusiasmo la proposta.

A scegliere di non partecipare alla votazione sono stati invece i consiglieri della lista “San Severino Futura”, Francesco Borioni e Alessandra Aronne, che hanno lasciato l’aula al momento del voto.

Nel suo intervento di chiusura, infine, il sindaco Piermattei ha ringraziato anche i precedenti Commissari e tutti quelli che hanno lavorato per il ritorno alla normalità, dalla Protezione civile alle altre associazioni coinvolte fin dalla prima emergenza, e ribadito l’estraneità dell’iniziativa a logiche partitiche: “Siamo una lista civica e questo gesto nasce da un sentimento di riconoscenza autentica. Il senatore Castelli ha dimostrato una dedizione straordinaria, ha studiato le carte, ha trovato soluzioni, ha sbloccato impasse che da anni frenavano la ricostruzione. La nostra è una città ferita, ma che oggi inizia a vedere segni concreti di rinascita. E per questo abbiamo voluto dire grazie”.

Alessandra Aronne e Francesco Borioni

Alessandra Aronne e Francesco Borioni

Ecco l’intervento del consigliere Francesco Borioni, capogruppo del gruppo consiliare di minoranza “San Severino Futura”: “Non è un discorso di meriti e non meriti: Castelli sta facendo il proprio lavoro, lo fa anche bene, mettendoci empatia e coinvolgimento. Ma la domanda è sorta spontanea: Legnini che c’era precedentemente? Castelli è stato nominato nel gennaio del 2023, sono appena due anni: Legnini c’è stato 34 mesi, quindi il suo lavoro non ha superato il periodo di Giovanni Legnini. Ma perché ora, in questo momento, la cittadinanza a Castelli? Forse andava premiata la struttura commissariale o, come fanno alcuni Comuni, la Protezione civile che è stata di supporto. Io, se fossi un sindaco del Comune del cratere, mi farei una domanda: cosa ha fatto di più a San Severino rispetto a quello che avrebbe potuto fare nel mio Comune? Allora è stato favorito San Severino rispetto a un altro Comune? Invece penso che abbia fatto come ha fatto in tutti i Comuni, quello che bisognava fare: c’erano delle problematiche, i sindaci chiedevano continuamente delle opere e delle sistemazioni”.

Successivamente Borioni ha elencato le diverse opere finanziate dai predecessori di Castelli, per sottolineare come negli anni non soltanto Castelli, del quale il consigliere ha più volte riconosciuto la competenza, ma tutti i commissari si siano dati da fare per la ricostruzione di San Severino.

“Vorrei partire dall’elenco delle opere pubbliche finanziate: ristrutturazione e adeguamento sismico del Luzio, ordinanze 33 del 2017, 37 del 2017, e 56 del 2021; i lavori di ristrutturazione del Palazzo comunale non nascono nemmeno da Legnini, ma da Paola De Micheli con l’ordinanza commissariale 56 del 2018 che stanzia i fondi del Palazzo comunale; l’ordinanza dell’asilo Talpa è del 2021; l’ordinanza dell’Itis è la numero 43 del 2017…”.

Borioni quindi ha elencato ulteriori opere finanziate già dai precedenti commissari e, data la consistente quantità di opere finanziate precedentemente, “San Severino Futura” ha visto in questa cittadinanza onoraria una decisione politica, forse in vista delle prossime elezioni regionali, e per tutti questi motivi, il gruppo ha lasciato l’aula dopo l’intervento, non partecipando alla votazione.

In apertura di seduta consiliare è stato osservato un minuto di silenzio e di raccoglimento in memoria di Papa Francesco. Il sindaco Rosa Piermattei ha espresso profondo cordoglio a nome di tutta la comunità settempedana per la scomparsa del Pontefice, sottolineando in aula nel riprendere la parola subito dopo la pausa dei lavori dell’Assise: “Il Santo Padre ha sempre parlato di politica come più alta forma di carità. Essa, se vissuta con onestà e spirito di servizio, è una delle forme più alte di aiuto e sostegno perché si prende cura della società nel suo insieme. Vorrei che questo messaggio che Papa Francesco ci ha lasciato – ha proseguito il sindaco – illumini per sempre il nostro percorso insieme al suo invito a cercare il dialogo sempre, anche tra idee diverse, per il bene della collettività”.