In questi giorni sono spuntati dei “fettucciati” nel territorio di San Severino.
A cosa servono?
Riguardano i lavori di rifacimento del metanodotto Recanati-Foligno. Il progetto è stato approvato attraverso un decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, con il quale viene autorizzato l’inizio dei lavori da parte di Snam Gas Spa, che ha precedentemente presentato l’istanza per il rilascio dell’autorizzazione alla costruzione al Ministero della Transizione ecologica.
Il condotto interesserà, oltre a Foligno (nella zona di Colfiorito), undici Comuni del maceratese: Recanati, Montecassiano, Macerata, Treia, San Severino, Serrapetrona, Castelraimondo, Camerino, Muccia, Pieve Torina, Serravalle di Chienti.
Nel dettaglio, come si legge nell’atto ufficiale, il progetto prevede la realizzazione di una condotta principale della lunghezza di 77,980 km, sedici linee secondarie di vario diametro, un tratto di interconnessione con il metanodotto Sulmona-Foligno, ma anche la dismissione della condotta Recanati-San Marco, lunga 76,925 km e di venti linee di vario diametro.
Il progetto rientra negli interventi di ammodernamento delle infrastrutture della rete nazionale di trasporto del gas esistente ed è stato sottoposto a valutazione di impatto ambientale “conclusa con il rilascio – viene dichiarato nel decreto – da parte del Ministero dell’Ambiente, di concerto con il Ministero della Cultura, del decreto favorevole di compatibilità ambientale”.
La realizzazione dell’opera viene riconosciuta, inoltre, come urgente e indifferibile e, come si apprende ancora dall’atto ministeriale, i lavori di costruzione dovranno concludersi entro cinque anni dalla data di pubblicazione del decreto (2 agosto 2024), quindi nel 2029, “salvo motivate proroghe concesse per cause non dipendenti dalla Snam Rete Gas Spa”.