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Palio 2024: la disfida entra nel vivo
Palio 2024: la disfida entra nel vivo

Il corteo storico “accende” la rievocazione del Palio dei castelli 2024

Dopo il successo di “Luminaria”, la processione notturna con il tracciato segnato da fiaccole lungo le vie del centro storico con la benedizione degli stendardi delle sette contrade e castelli in gara e l’offerta devota dei ceri che ha ricordato il corteo di torce e fiaccole della sera antecedente la festa di San Severino nel periodo del basso Medioevo, la città si è fermata per celebrare il santo protettore nel giorno a lui dedicato, sabato 8 giugno.

«Sono davvero felice perché ancora una volta San Severino ci ha protetto, tenendo a bada la coltre di nuvole minacciosa del pomeriggio – ha commentato subito dopo l’accensione con le frecce infuocate della scritta “Palio 2024” la presidente dell’Associazione Palio, Graziella Sparvoli -. L’unico problema è stato lo spazio sulla piattaforma di Piazza del Popolo che, nonostante la sua notevole ampiezza, sembra angusta il giorno della festa del patrono. Tutti vogliono abbigliarsi con i costumi di epoca medievale perché l’8 giugno è la festa di ogni settempedano. Abbiamo dovuto addirittura dire no alla proposta di partecipazione di alcune delegazioni da fuori comune, tanto numerosi erano i figuranti. L’8 giugno è stato il giorno più bello per l’intera città».

Alla festa del patrono settempedano, oltre a nobili, frati, popolani ed atleti hanno preso parte i tamburini e le chiarine del gruppo Felix, gli arcieri, i balestrieri, i belligeranti della Compagnia Grifone della Scala dell’Associazione Palio, ma anche i tamburini del torneo delle Guaite di Visso, del Palio del Serafino di Sarnano, le tamburine e gli sbandieratori del Palio dei Terzieri di Montecassiano ed una delegazione del Palio dell’Assunta di Fiuminata. Fra le novità la presenza di una reliquia di San Severino: «Quest’anno – ha rivelato padre Luciano Genga del Santuario di San Pacifico e parroco di San Lorenzo – abbiamo con noi una reliquia di San Severino, un osso del suo corpo, l’anno prossimo contiamo di portare al corteo storico il busto del santo che tanto protegge i cittadini settempedani».

Con il consueto costume da nobildonna, a pochi passi dai signori Onofrio Smeducci (interpretato alla perfezione da Francesco Compagnucci) e Francesca Simonetti da Jesi (nelle sue vesti la statuaria assessora Michela Pezzanesi) il sindaco Rosa Piermattei: «Noto con piacere che i tanti amici da fuori Comune continuano a partecipare al nostro corteo storico a distanza di anni ed apprezzo la presenza di padre Genga con una reliquia del patrono perché con ciò uniamo la nostra storia alla nostra religione. Grazie all’Associazione Palio dei Castelli riviviamo belle pagine di atmosfere antiche, ma ora spazio alle competizioni dei grandi».

Dopo il prologo del torneo del Coccio, la disfida domenicale di arco e balestra, fari puntati su piazza del Popolo martedì 11 giugno, alle 21, con tanti giochi popolari ed il tiro alla fune dei grandi. «Con il dovuto agonismo – ha concluso Graziella Sparvoli – ma sempre secondo lo spirito della sana sportività».

Luca Muscolini

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