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Giovanni Chiarella
Giovanni Chiarella

Cerimonia in ricordo di Camillo e Alberto: gli interrogativi del Partito democratico

Siamo perplessi di fronte alla decisione del Comune di San Severino, recentemente insignito della Medaglia d’oro al merito civile per la partecipazione alla lotta partigiana, di concedere il proprio patrocinio alla commemorazione pubblica in occasione dell’ottantesimo anniversario dalla fucilazione di Camillo Fulvi e Alberto Sfrappini, due fascisti settempedani caduti nel 1944.

Stando a quanto emerge dalla promozione dedicata a questo evento, si tratterebbe più che di una commemorazione, di una celebrazione pubblica dell’avvenimento. Siamo certi che ci sia stata un’attenta valutazione alla trattazione di questo argomento? Che non ci sia il rischio di andare incontro a tentativi di parificazione, più che di pacificazione sui fatti avvenuti? La narrazione dei fatti è stata affidata a personalità competenti e che siano in grado di garantire una trattazione valida dal punto di vista storico?

Gli stessi familiari delle vittime hanno dichiarato di non essere stati coinvolti, asserendo di preferire, come negli anni precedenti, una commemorazione privata per i loro congiunti al riparo da strumentalizzazioni ideologiche e politiche. Non possiamo che condividere questa linea in quanto riteniamo che la Storia abbia già espresso un giudizio univoco su questi fatti e una amministrazione comunale debba valutare in maniera precisa la ricaduta delle proprie azioni, le quali espongono la stessa amministrazione e la città tutta.

Temiamo invece che i nostri amministratori abbiano aderito e patrocinato questa iniziativa con grande superficialità ed approssimazione, ci auguriamo, senza considerare i possibili rischi: prima di tutto quello di scadere nella strumentalizzazione. Chiediamo pertanto al sindaco e alla Giunta tutta di chiarire in maniera precisa e inequivocabile, in base a quali presupposti è stato concesso il patrocinio, quali sono gli intenti e le motivazioni che stanno alla base di questa scelta; tanto più che il Comune, oltre che concedere gli onori istituzionali, richiede anche la partecipazione di tutto il Consiglio comunale e degli alunni delle scuole cittadine. Confidiamo che il sindaco prenda posizione al più presto su queste circostanze e risponda pubblicamente ai giusti interrogativi e alle fondate perplessità che questa vicenda ha sollevato in larga parte della popolazione.

Giovanni Chiarella, segretario Pd San Severino

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