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Il presidente Adriano Vissani e l'architetto Luca Maria Cristini
Il presidente Adriano Vissani e l'architetto Luca Maria Cristini

Uteam alla scoperta del territorio: “tappa” alla chiesa di Sant’Antonio in Cesalonga

Dall’Università della terza età dell’alto maceratese

L’Uteam ha ospitato un evento dedicato alla chiesa di Sant’Antonio in Cesalonga. Di fronte a una folta platea, il presidente Adriano Vissani ha tenuto a precisare quanto l’associazione sia viva e quanto promuova il territorio, andando a elencare i prossimi appuntamenti culturali, mentre l’architetto Luca Maria Cristini ha descritto le curiosità che ci sono dietro questa chiesa di passaggio, riaperta il 17 gennaio scorso per la festa di Sant’Antonio, santo protettore degli animali da cortile, in primis il maiale, fonte di sopravvivenza per la famiglia contadina.

Cristini ha elencato le caratteristiche delle raffigurazioni del santo che, nella iconografia, veniva rappresentato anche con il fuoco, a ricordare, l’Herpes Zoster, una vera sciagura per chi lo prendeva.

Una recente immagine devozionale di Sant’Antonio abate, attorniato dagli animali domestici, dall’immancabile porcellino e dal fuoco che simboleggia l’Herpes Zoster

Si sa poco della chiesa, oggetto di visite pastorali e alla quale faceva capo una Confraternita, cioè una organizzazione laicale sotto la giurisdizione vescovile, i cui rappresentanti portavano il santo sulle spalle durante le processioni dedicate.

Della chiesa si occupò Severino Servanzi Collio che scrisse notizie e resoconti su fonti archivistiche.

Anche Cristini ha svolto una serie di ricerche durante il Covid, con ricognizioni per salvare conoscenze che sarebbero andate perdute.
Il fatto che la chiesa sia stata adibita a lazzaretto, durante le pesti o durante la “Spagnola”, ha comportato che i muri siano stati imbiancati. Al di sotto della vernice bianca, ci sono dei veri e propri tesori.

Dopo aver spiegato le basi della tecnica dell’affresco, l’architetto ha illustrato una serie di importanti rinvenimenti. Molte raffigurazioni di Sant’Antonio abate come ex voto dei fedeli; un possibile Santissimo Cristoforo in un affresco di circa 6 metri, con un’aureola di 70 cm e una mano con gesto benedicente; molte incisioni sugli affreschi: borse, chiavi, bastoni del pellegrino. Alcune riproduzioni fanno pensare, in base alle ricerche svolte, che si tratti di un autore di riferimento quale Lorenzo d’Alessandro.

La chiesa di Sant'Antonio

La chiesa di Sant’Antonio

Dai resoconti di Servanzi Collio, la chiesa viene descritta come molto attiva e caratterizzata da numerose messe, con offerte usate per acquistate la cera per le candele, il vino, le ostie, l’incenso.

La serata si è conclusa con l’invito di Luca Maria Cristini a organizzare una visita alla chiesa per poter ammirare dal vivo la sua bellezza.

E’ sempre bello poter scoprire curiosità su San Severino. L’architetto è un grande oratore che ama la sua città e ci tiene a espandere le conoscenze riguardo i suoi mille tesori, che sono beni di tutti. C’è molto da fare, lui e l’Uteam sono in prima linea.

 

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