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La consegna del riconoscimento al sindaco Rosa Piermattei
La consegna del riconoscimento al sindaco Rosa Piermattei

San Severino riceve il titolo di “Città Amica degli scacchi”

La Federazione scacchistica italiana ha formalizzato il riconoscimento a San Severino di “Città Amica degli scacchi” consegnando al sindaco Rosa Piermattei la targa della Fsi. La cerimonia si è tenuta al Feronia alla presenza del presidente nazionale della stessa Federazione, Luigi Maggi, e del vice presidente, Lorenzo Antonelli, i quali hanno ricordato la “spiccata capacità organizzativa della città di creare eventi per appassionati del mondo della scacchiera”.

Grande merito per l’assegnazione del titolo è stato riconosciuto – e non poteva essere altrimenti – alla settempedana Caterina Ciambotti, presidente dell’associazione sportiva dilettantistica “La Torre Smeducci” che lo scorso anno aveva già ricevuto, non a caso, una prestigiosa benemerenza a livello personale dalla stessa Fsi nazionale.

“Immenso il valore degli scacchi”, ha sottolineato il presidente Maggi rivolgendosi a una platea cui erano presenti numerosi studenti: “Immenso nel formare e nell’aiutare i giovani a socializzare e a legare con questa particolare disciplina sportiva riconosciuta anche dal Coni”.

“Sono fiera quanto voi di questo momento, non vedo l’ora di tornare a vedere nella nostra meravigliosa piazza la grande scacchiera umana che da oggi sarà uno dei nostri emblemi”, ha detto il sindaco Rosa Piermattei.

Nel corso della cerimonia ufficiale di consegna del riconoscimento da parte della Fsi si è  parlato anche di un tema molto importante: “Gli scacchi, strategie contro il bullismo”. Moderato da Marco Moscatelli, il dibattito ha visto l’intervento dello stesso Luigi Maggi, nonché di Stefano Belardinelli, presidente del Cus Camerino, di Marco Pelagalli, referente dell’associazione scacchistica “La Torre degli Smeducci”, della professoressa Alessandra Fermani dell’Università di Macerata, dello psicologo Filippo Persichetti e dell’istruttrice Fsi, Carla Mircoli. La mattinata si è conclusa con una simulazione di gioco a cura di Lucio Ragonese.

Presenti sul palco, nella prima parte della cerimonia, i figuranti in costume che, a giugno dello scorso anno, diedero vita a una grande partita di scacchi viventi nell’ovale simbolo della città.

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