Continua il progetto “Tirotary”, promosso dal Rotary Tolentino nelle scuole allo scopo di monitorare la funzionalità della tiroide in una fascia d’età, tra gli 11 e i 14 anni, durante la quale avvengono i maggiori cambiamenti ormonali e fisici.
Sono stati sottoposti allo screening gratuito gli alunni dell’Istituto comprensivo ‘’Tacchi Venturi’’ di San Severino. L’iniziativa ha riguardato finora quattro classi e proseguirà nei prossimi giorni: in totale saranno 304 i ragazzi che ne usufruiranno.
Si è data la possibilità ai ragazzi, previa autorizzazione delle famiglie, di sottoporsi a un’anamnesi, una visita e un’ecografia alla tiroide avvalendosi della preziosa collaborazione di una équipe medica di alto livello. Hanno collaborato per l’attuazione del service il medico Stefano Gobbi, responsabile del progetto, l’ecografista Annibale Francioni, i volontari della Croce rossa del comitato di Tolentino presieduto da Monica Scalzini.
“L’Amministrazione comunale tutta ringrazia il Rotary Tolentino – dice il vice sindaco Vanna Bianconi – per la lodevole iniziativa proposta. Ho vissuto tale progetto qualche anno fa quando ero dirigente di tale scuola, così vorrei sottolineare che è un service importantissimo dato che normalmente i ragazzi di tale età, che frequentano la scuola media, non si sottopongono a questo tipo di controllo, lo fanno solo nei casi eccezionali. E’, invece, una prevenzione importante e l’abbiamo sperimentata tanti anni fa, sempre con il Rotary, in questa scuola e in quell’occasione abbiamo riscontrato dopo lo screening alcuni casi anomali che poi si sono risolti tutti molto felicemente. Questo service del Rotary ci permette di fare una importantissima prevenzione sui ragazzi”.
Oltre al vicesindaco, erano presenti la dirigente scolastica del ‘’Tacchi Venturi’’, Catia Scattolini, il presidente del Rotary di Tolentino, Giorgio Zaganelli, e la rotariana Giuliana Salvucci. E’ intervenuta anche Emanuela Eutizi, responsabile della Diagnostica e della Radiologia al Centro medico Blugallery di San Severino: “Mettiamo a disposizione volentieri l’ecografo e i medici per questo progetto – ha detto – perché a noi piace lavorare sulla prevenzione, in particolare quando si tratta dei giovani”.