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Giampiero Pelagalli timbra per l'ultima volta il cartellino in ospedale
Giampiero Pelagalli timbra per l'ultima volta il cartellino in ospedale

“Fermo, non respiri!”, per Giampiero Pelagalli sarà solo un ricordo: da oggi è in pensione

“Fermo, non respiri!”. Stavolta è toccato a lui sentirselo dire nel momento in cui si è fatto fotografare mentre timbra per l’ultima volta il cartellino dopo 43 anni di lavoro all’ospedale di San Severino. Quella frase Giampiero Pelagalli l’avrà ripetuta almeno una ventina di volte al giorno dietro il vetro di quel reparto di Radiologia in cui ha prestato servizio per così lungo tempo. Da oggi, domenica 1° ottobre, è in pensione: ha tolto il camice da professionista e su quel refrain ci scherza su con gli amici di sempre. Ora, assieme a loro e alla sua famiglia, potrà dedicarsi alle passioni di una vita: il calcio, le passeggiate all’aria aperta e, perché no, anche la politica, visto che è stato un valido consigliere comunale e assessore allo sport nell’Amministrazione guidata dall’allora sindaco Cesare Martini.

Intanto, nel salutare tutti i suoi colleghi di lavoro, Giampiero Pelagalli li ringrazia per la collaborazione con cui hanno operato insieme in questi anni, a cominciare dai primari Peda, Sgolacchia, Cruciani, Lucarelli fino a tutti gli altri medici che dal lontano 1980 sono stati al suo fianco, e ricorda come sia cambiata nel tempo la sanità pubblica fra tagli, risparmi e razionalizzazioni.

Lui, in ogni caso, è stato un pioniere della Radiologia moderna e ha contribuito con il suo operato a far diventare l’ospedale di San Severino uno dei punti di eccellenza del servizio sanitario regionale.

Ora buona pensione, mitico “Capello”!

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