Trovano in soffitta una vecchia bicicletta del bisnonno, più o meno degli anni ’60; la rimettono a nuovo e vincono un contest video sul riuso delle bici. Protagonisti di questa storia di amicizia, ingegno e passione per i “pedali” sono Alberto Protoduari, 13 anni, e Paolo Zamponi, 12 anni, che frequentano la stessa classe di seconda media al “Tacchi Venturi” di San Severino. Insieme si sono aggiudicati il primo premio della sezione Junior del contest Ri-bike a cura di NoiMarche BikeLife abbinato a un progetto ecofriendly volto a sensibilizzare il riuso dei materiali e, in particolare delle biciclette.
Ed è proprio per tale motivo che ai due vincitori è stata consegnata una bicicletta rigenerata, quella che loro stessi avevano rispolverato e cominciato a sistemare per gioco. L’hanno ribattezzata “San Marco” perché il sellino originale era proprio della storica azienda italiana produttrice di selle dal 1935. Del resto, pure la bici su cui hanno lavorato è piuttosto datata.
“Era di mio nonno Pietro – racconta la mamma di Paolo, Arianna Sigismondi – la usava a Torino per andare a lavoro alla Fiat. Poi l’ho avuta sempre in garage e da ragazza la prendevo anch’io per qualche giro. Dopodiché è rimasta sempre lì, come una sorta di cimelio di famiglia, finché Paolo e Alberto non hanno pensato di rimettera in movimento”.
Alberto e Paolo l’hanno smontata e ripulita, lavorandoci sopra per parecchi giorni: Luca, il papà di Paolo, li ha ripresi con il cellulare e quei filmati alla fine sono diventati un video per partecipare al contest. I partecipanti alla sezione Junior (quinto anno della Primaria e scuole medie) dovevano infatti raccontare la storia di una vecchia bicicletta abbandonata attraverso un video della durata di un minuto, e in caso di vincita, la bicicletta sarebbe stata completamente rigenerata grazie all’intervento dell’artista Fabio Scocco. E così è stato per i due amici settempedani, poi premiati a Civitanova, sede del contest, e successivamente al Feronia di San Severino in occasione di “Amici show”, evento promosso dal Comune e condotto da Marco Moscatelli.
Il concorso era finalizzato, dunque, alla promozione di azioni di educazione ambientale e di rispetto del territorio in ambito cicloturistico attraverso le tre “erre” della sostenibilità: ridurre, riutilizzare e riciclare, così da prevenire gli sprechi e preservare le risorse naturali.